Cambio Euro dollaro ancora giù per lo shock brexit

Il Cambio euro dollaro torna in area 1,11 dopo lo shock per i risultati del referendum inglese che ha sancito il Brexit, ossia l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Eppure la moneta unica non si stava comportando malissimo. Qui di seguito andiamo a riportare un lungo estratto di un articolo di qualche giorno fa.

“Dal mese di giugno 2016, così ci dicono i dati storici del cross, l’euro si è rafforzato sul dollaro USA, registrando un rialzo intorno all’1,80%, dopo aver subito un calo vicino al 3% nel mese precedente. Ora la quotazione di un euro è superiore alla soglia di 1,13 dollari, un valore che si mantiene stabile proprio a partire dai primi giorni del mese di giugno. Secondo gli esperti di analisi tecnica, il fatto che il 20 giugno 2016 il prezzo abbia superato quota 1,1355 è un indicatore di un possibile proseguimento della fase rialzista temporanea, che potrebbe portare ad un raggiungimento del livello di 1,14. Tutto ciò è comunque rivedibile in base agli imminenti risultati del referendum inglese, in quanto l’eventualità del Brexit, ossia dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si potrebbe riverberare anche sulle quotazioni di EUR/USD.

Allo scenario attuale di rafforzamento dell’euro sul dollaro USA ha contribuito la recente decisione da parte della FED, il corrispettivo statunitense della Banca Centrale Europea, di non introdurre sostanziali modifiche nella politica monetaria, mantenendo quindi invariati i tassi d’interesse sul dollaro. La fase rialzista della moneta unica nei confronti del biglietto verde potrebbe quindi consolidarsi specialmente alla luce di una vittoria del partito del “remain”, fattore che farebbe tirare un sospiro di sollievo agli investitori. La nottata di giovedì 23 giugno, giorno del referendum, potrà quindi dare maggiori indicazioni ai mercati azionari europei, che subiranno di sicuro un forte impatto a partire dalla mattina del giorno successivo (e dal pomeriggio, per quanto riguarda le negoziazioni nei mercati nord americani).

Chi intende operare con il cambio EUR/USD potrà aprire un conto presso un broker per Forex, cimentandosi con la compra-vendita di questo cross. Si potranno così realizzare dei profitti aprendo e chiudendo delle “long position” e definendo delle strategie di trading potenzialmente proficue, sie nel breve che nel lungo termine. Dei guadagni potranno essere ottenuti anche con le piattaforme di opzioni binarie, cercando di predire correttamente l’andamento della coppia EUR/USD nei mercati entro una determinata scadenza, ed aggiudicandosi così dei profitti pari ad una percentuale definita dal broker. Questi sono di solito equivalenti all’80% della somma impiegata, ma con le funzioni più avanzate potranno superare anche il 100% del loro valore. ”

Come si evince da questo articolo si è concretizzata l’ipotesi più temuta per l’Europa. Ora, infatti, si è spianata la strada a tutte le corrente anti europeiste. Il futuro dell’Euro e dell’Unione Europea (che sono 2 cose distinte, ma sicuramente una dipende dall’altra) dipenderà da come verrà gestita questa situazione difficilissima.

Nel frattempo è lecito aspettarsi un ulteriore indebolimento dell’euro sul dollaro con la possibilità di veder concretizzata la parità tra le 2 valute. Quando e se questo avverrà ovviamente non ci è dato saperlo. Nel frattempo non possiamo far altro che monitorare gli asset chiave (oltre al dollaro anche i titoli di stato USA e l’oro)

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