Quale mutuo scegliere per il 2017, quello a tasso fisso o variabile?

Quando si sta cercando un mutuo per l’acquisto della prima casa, una delle scelte più difficili è quella del tasso d’interesse, se a tasso fisso o variabile. Si tratta di una decisione complicata soprattutto di questi tempi, con i tassi d’interesse così bassi, in particolare quelli a tasso variabile. Per farci un’idea più chiara sull’argomento andiamo brevemente a capire a cosa sono legati i tassi d’interesse e quali sono le previsioni per il 2017.

Come vengono calcolati i tassi d’interesse

I tassi d’interesse variabili dei mutui sono calcolati in base all’andamento dell’Euribor a 3 mesi, che attualmente si trova su valori addirittura negativi, circa -0,32%. Questo ovviamente fa si che i mutui a tasso variabile in questo momento siano estremamente convenienti, con tassi d’interesse sotto l’1%.

I tassi d’interesse fissi invece sono calcolati basandosi sull’Eurirs a 10 anni, il cui valore è strettamente legato all’andamento dei Bund tedeschi a 10 anni. Oggi il valore dell’Eurirs a 10 anni si trova intorno allo 0,77, il che rende i mutui a tasso fisso leggermente più costosi, intorno ad un punto percentuale rispetto a quelli a tasso variabile.

Condizioni dei tassi d’interesse per il 2017

Il 2016 si è appena chiuso con una ripresa delle richieste e delle concessioni di mutui per l’acquisto della prima casa, con oltre il 70% delle richieste che hanno riguardato i mutui a tasso fisso. Questo perché anche se i mutui a tasso variabile siano più convenienti, la prospettiva di congelare tassi d’interesse intorno al 2% per 20 o 30 anni è molto allettante.

Nel 2017 le condizioni favorevoli sui mutui dovrebbero continuare, almeno per la prima parte dell’anno mentre verso la fine dovremmo assistere ad un progressivo rialzo dei tassi. Le causa sono da attribuirsi al rialzo dei tassi d’interesse della FED, al miglioramento delle situazioni economiche mondiali ed alla possibilità che entro la fine dell’anno anche la BCE proceda al rialzo dei tassi.

Quindi se avete intenzione di chiedere un mutuo vi conviene affrettarvi, soprattutto se volete cogliere la possibilità di usufruire di condizioni così favorevoli, che non dovrebbero durare ancora a lungo.

Quale mutuo scegliere, tasso fisso o variabile?

Come abbiamo detto la maggior parte degli italiani stanno optando per un mutuo a tasso fisso, vista la sicurezza di tassi d’interesse molto bassi per una durata molto lunga. È vero però che con i mutui tasso variabile si risparmia parecchio, circa un punto percentuale, il che li rende estremamente convenienti.

Inoltre l’Euribor a 3 mesi sul quale si basano i tassi d’interesse variabili è strettamente legato all’Eurirs a 10 anni, ed un rialzo generale dei tassi porterebbe ad un rialzo di entrambi. Una valida alternativa potrebbe essere quella di sottoscrivere un mutuo variabile con cap, cioè un mutuo a tasso variabile con limitazione massima della rata mensile, che a condizioni di spread leggermente superiori garantisce un’assicurazione contro il rialzo eccessivo dei tassi.

Se state cercando un mutuo per l’acquisto della prima casa, sia che optiate per un mutuo a tasso variabile o a tasso fisso vi conviene affrettarvi, per godere appieno delle condizioni estremamente favorevoli di questi mesi. Infatti nel 2017 queste condizioni dovrebbero iniziare a cambiare, con una previsione di rialzo dei costi legati ai mutui a partire dalla seconda metà dell’anno. Per quanto riguarda la scelta del tasso questo dipende dalle vostre esigenze, se preferite un risparmio oggi o una sicurezza domani a lungo termine.

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