
I computer hanno bisogno di manutenzioni continue che spesso passano da impostazioni da regolare o modificare. Quello che spesso spaventa è l’ottimizzazione Ssd. Prima di tutto è bene chiarire che ci sono due tipologie di memorie nel nostro computer.
La prima è Hdd, cioè l’hard disk drive, che sono poi le memorie in dotazione oppure esterne. Utili per salvare file, documenti, progetti o fotografie. Anch’essi devono comunque venire svuotati ogni tanto. Infatti, questa memoria, si può riempire e rallentare il PC fino a farlo collassare. Qui si rende necessario poi eseguire un backup.
Mentre la Ssd, è una unità di memoria solida, cioè sono delle parti che ritroviamo nel hard disk, ma che sono usati solo per immagazzinare i dati. Sono anche la parte che danneggia la velocità del computer, in navigazione o in accensione, anche se l’hard disk è vuoto.
Come da non fare MAI?
Per ottimizzare gli ssd non si deve mai e poi mai, ma andiamo a sottolineare nuovamente mai, eseguire una deframmentazione. Purtroppo, questa procedura molto usata nei primi computer, è una pratica ancora usata, ma che non va più bene.
La deframmentazione riduce sensibilmente le funzioni Ssd, compromettendone la scrittura e lettura in seguito.
I processori sono dotati di una serie di indici di funzionamento che vengono “sballati” dalla frammentazione. Quest’ultima è una procedura che va a comprimere file che poi non hanno un elenco definito interno.
Passaggi per ottimizzare Ssd
I passaggi per ottimizzare gli Ssd sono quelli di analizzare le voci:
- Trim
- Deframmentazione
- Configurazione del sistema
Il TRIM appartiene al sistema operativo. Si deve controllare che le funzioni siano attive. Si entra nel menù o in cmd. Esegui come amministratore. Si scrive sul comando fsutil behavior query disabledeletenotify e invio. A questo punto compare la voce: DisableDeleteNotify. Se c’è scritto zero, a numero, allora il TRIM è attivo. Se invece c’è scritto uno, a numero, è disattivato. Si deve quindi attivare.
Prima di continuare ad ottimizzare gli Ssd si deve disattivare la deframmentazione.
A questo punto si entra nel sistema operativo per recuperare i punti di ripristino che devono essere antecedenti alla data del malfunzionamento.
Si clicca sulla data desiderata è quindi il computer elimina quello che ha immagazzinato negli ultimi giorni. Ciò permette di eliminare anche eventuali aggiornamenti che hanno danneggiato gli Ssd.
Computer veloce dopo questi “interventi”
La prova che gli Ssd sono ottimizzati è data dalla velocità del computer sia in navigazione, in accensione e in spegnimento.
Potrete caricare velocemente i documenti e anche altri file. Attenzione che se ci sono degli aggiornamenti che danneggiano gli Ssd, allora disattivateli per non ripetere sempre questo processo.