La sonda spaziale New Horizons si avvicina sempre più a Plutone, pianeta nano.
Pianeta nano: questo il declassamento per il povero, piccolo, lontanissimo, freddissimo corpo celeste ai bordi del Sistema Solare.
Da pianeta regolare a pianeta nano. Cosa cambi nella sostanza, lo sanno gli astronomi planetologi più incalliti.
A noi, per il momento basta sapere alcuni dati essenziali del corpo celeste che viene ripreso come una star dalla camera posta sulla New Horizons.
E la prima cosa che balza agli occhi è che la sonda ci ha messo quasi 10 anni per arrivare fino a lassù, nel freddo assoluto del cosmo, dove il sole è solo un piccolissimo puntino fra le altre stelle.
5 miliardi di chilometri per arrivare. Eppure, 5 miliardi di chilometri, nel nero dello spazio cosmico dove le distanze si misurano in anni luce e in parsec, non sono quasi nulla.
Uno spazio infinitesimale rispetto alla grandezza dell’universo conosciuto, circa 13,6 miliardi di anni luce.
Dalla sonda verranno scattate delle foto a colori ad altissima risoluzione. New Horizons in quei momenti sfreccerà a circa 50.000 Km/h .
Poi continuerà il suo viaggio verso la prima stella. In mezzo, il nulla, o quasi. In mezzo, la meraviglia assoluta, totale, dell’infinito.
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