La Testa di Ade, altrimenti conosciuto come “Barbablu”, un reperto sottratto al patrimonio artistico italiano negli anni ’60, ritorna in Italia. Non è noto come questo reperto archeologico sia arrivato negli Stati Uniti, il fatto è che fu rubato nei pressi del Santuario extraurbano di San Francesco dei Bisconti, vicino a Enna, negli anni ’60 e se ne persero le tracce. Rispuntò nel1985, quando fu venduto al Getty Museum da un collezionista newyorkese per la cifra di 500 mila dollari. Da quella data è esposto in tale Museo.
Un archeologo italiano in visita, lo riconobbe e da quel momento iniziò una battaglia a suon di documenti per far tornare in Italia l’opera d’arte. Oggi il Getty Museum ha riconsegnato il ”Barbablu”,alla presenza del Console Generale d’Italia a Los Angeles e il 29 gennaio rientrerà nel nostro Paese. L’Italia ha moltissime opere d’arte nazionali sparse in giro per il mondo, che difficilmente rientreranno mai in Italia. Una per tutte, la magnifica “Gioconda”, esposta al Louvre di Parigi.
Non è solo un legittimo desiderio di avere ciò che è nostro, ma anche interesse economico italiano: basta immaginare la quantità di turisti che attirerebbe il capolavoro di Leonardo se fosse in un museo italiano. Ma non è così, purtroppo, ma almeno una delle tante come La Testa di Ade ovvero “Barbablu” è rientrata a casa.
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