Cartelle Equitalia 2016-2017: cosa cambia e come funziona l’abolizione

Cartelle Equitalia

Per la gioia di molti la tanto attesa notizia della chiusura di Equitalia è arrivata: dal prossimo anno il temuto ente di riscossione crediti non esisterà più e sarà sostituito con un nuovo ente alla dipendenze dirette dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia le novità introdotte dal decreto fiscale non finiscono qui, dal momento che esso influenzerà anche le cartelle esattoriali : quelle che si riferiscono al quindicennio 2000-2015 potrebbero infatti subire delle modifiche. Da Luglio potremo salutare Equitalia.

Modifiche alle cartelle e procedura: l’iter

Le cartelle emesse in quindici anni potrebbero dunque beneficiare di uno sconto : la sanatoria riguarderebbe le cartelle per imposte, incluse quelle comunali o regionali, e non solo emesse da Equitalia ma anche da altri enti gestite da altre società a seconda delle competenze territoriali. Anche le cartelle di addebito Inps potrebbero avere diritto ad un abbuono, che riguarderà sia le sanzioni che gli interessi, siano essi per mora o dilazione.

Tra le cartelle che invece non beneficeranno del provvedimento ci sono le contravvenzioni per violazione dal codice stradale , i debiti stabiliti da condanne della Corte dei Conti , i dazi e le accise. Al momento Equitalia non ha ancora predisposto un modulo per la richiesta di sanatoria, , ma sarà possibile effettuare la procedura tramite modulo da consegnare indicando il numero di rate per la dilazione e l’importo del della cartella. Per presentare la propria istanza ci sarà tempo fino al 23 gennaio 2017.

Dal momento dell’invio della propria richiesta bisognerà aspettare una risposta dall’agente di riscossione, che provvederà a notificare l’importo dovuto. I due terzi del debito totale verranno versati con le prime due rate , mentre la terza e la quarta copriranno un sesto dell’importo ciascuna. La scadenza dell’ultima rata è prevista entro il 15 marzo 2018.

Anche chi ha già usufruito della dilazione potrà aderire al provvedimento , previa valutazione: infatti il fatto di avere rate da pagare entro i primi mesi del 2018 comporterebbe il pagamento di rate molto riavvicinate tra loro. Per ottenere l’ok bisognerà aver utilizzato tutte le rate con scadenza prevista tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2016. Per la determinazione del nuovo importo si farà riferimento alla somma versata a titolo d’imposta , interessi e spese di notifica.

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