
Da Amnesty International l’accusa a Israele di crimini di guerra nel corso del conflitto a Gaza nel 2014.
Durante l’estate dello scorso anno vi fu una rappresaglia durissima condotta dallo stato ebraico in seguito alla cattura di un suo soldato, poi trovato morto.
Almeno 135 civili innocenti, senza distinzione fra donne, anziani e bambini, furono uccisi dai raid criminali fatti condurre dal feroce Netanyahu.
Amnesty International ha sottolineato e provato il carattere sistematico e apparentemente deliberato degli attacchi aerei e terrestri.
Le azioni possono costituire un crimine contro l’umanità, così come sancito dal diritto internazionale.
A conforto delle accuse gravissime esistono centinaia di foto, video, e immagini satellitari.
Un atto vile e terribile, il rapimento e l’uccisione di un soldato da parte palestinese. Dall’altra la ferocia indescrivibile di una reazione che ha portato a 135 morti.
La vendetta, la ferocia, la ritorsione, che ricordano molto, troppo da vicino quello che successe durante la seconda Guerra Mondiale, quando a fare le ritorsioni era un esercito che proveniva dalla Germania.
Amnesty International chiede, giustamente, l’apertura di un’inchiesta per crimini contro l’umanità. E Amnesty International non è un’organizzazione di parte.
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