La sonda americana New Horizons scatta nuove meravigliose foto del Pianeta Plutone e rileva sulla sua superficie la presenza di nebbie alte fino a 130 Km.
Sono tutti dati di interesse e si vanno a sommare a quelle conoscenze, in verità scarse, che avevamo dell’ultimo Pianeta del Sistema Solare.
E’ stata rilevata inoltre una consistente presenza di ghiaccio e una rilevante catena montuosa.
Il tutto condito, sulla superficie, da una serie di crateri che fanno somigliare talune parti del pianeta alla nostra Luna.
Con la differenza che la luna dista in media 350.000 Km, lì siamo un po’ più lontani: 5 miliardi di Km.
Il Direttore aggiunto dell’Agenzia spaziale Nasa, John Grunsfeld, evidentemente soddisfatto, ha dichiarato che le aspettative della missione sono state più che superate.
E non possiamo che dargli ragione: 10 anni di viaggio e 5 miliardi di chilometri comportano, in termini di successo della missione, un alto grado di imponderabilità. Non si sa mai quello che potrebbe succedere.
E invece l’uomo e la sua macchina hanno vinto. Sono arrivati fino lassù, o laggiù, sapendo che poi, dietro il pianeta, c’è il nero totale del cosmo, il buio assoluto.
A volte, quando ci si mette, l’uomo diventa più grande di quanto si possa anche lontanamente sospettare.
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