
E’ diventato ormai uno scontro diplomatico quello in atto alla frontiera, nei pressi di Ventimiglia, dove un folto gruppo di migranti ha tentato l’ingresso in territorio francese ed è stato respinto dalle autorità.
Siamo ormai al terzo giorno di blocchi per i migranti che cercano di entrare in Francia, all’altezza di Ventimiglia sono stati respinti.
Le frontiere sono di fatto chiuse e i migranti si sono rifugiati sugli scogli, continua la protesta contro le forze dell’ordine, i cori sono inequivocabili “Via la polizia”, e più volte intonato un coro che è l’anima del pensiero di tutti “Non torniamo indietro”.
Intanto le frontiere sono di fatto bloccate e nessuno entra dei migranti, ma la Francia ci tiene a specificare: “La Francia non ha sospeso Schengen ma ha reintrodotto i controlli fissi alle frontiere con l’Italia che non sono previsti dal trattato”.
Di fatto l’Italia se la deve vedere con le migliaia di migranti che restano in Italia e che secondo il protocollo di Dublino, restati praticamente intrappolati al confine italiano, devono essere presi in “cura” dallo Stato Italiano.
Intanto i migranti che si trovano sugli scogli, circa 100, si sono mossi per ripulire proprio gli scogli, con cori e proteste, continuano a ripulire le rocce dai numerosi rifiuti e preparano i loro striscioni improvvisati.
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