Sanità, tagli da oltre 2,3 miliardi l’anno

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Il testo del maxi-emendamento al decreto sugli enti locali, parla di tagli di 2,3 miliardi l’anno che ci saranno già dal 2015. Si taglierà sui contratti di fornitura di farmaci, dispositivi medici, ricoveri ospedalieri, visite specialistiche non necessarie.

Il testo del maxi-emendamento al decreto enti locali, che ha ottenuto ieri la fiducia al Senato con 163 voti a favore e 111 contrari racchiude ciò che erano già state presentate dall’esecutivo in commissione.
La formalizzazione del pacchetto ha suscitato polemiche.

Polemiche con le Regioni e i medici di base che sono in guerra.

Le conseguenze saranno ovviamente sui pazienti, e comprende anche l’obbligo per i medici di prescrivere accertamenti clinici e visite specialistiche in maniera più rigida.

Sarà poi pubblicato un decreto da parte del ministero della Salute che illustrerà meglio le direttive.

Le prestazioni inoltre saranno interamente a carico dell’assistito, i dottori saranno chiamati a rispondere, in termini economici con il proprio salario accessorio, per comportamenti che non rispettino le indicazioni.

Il ministro Boschi: «I tagli che sono stati previsti per la Sanità e recepiti dal testo presentato dal governo e votato dalle commissioni sono quelli concordati con le Regioni nella sede della Conferenza Stato-Regioni con l’unanimità delle Regioni presenti», sottolinea il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi.

«È emerso – spiega Boschi – anche nel dibattito di questa mattina un elemento di preoccupazione rispetto ai tagli alla sanità, tema che peraltro è stato oggetto anche di dibattito pubblico sulla stampa» dove sono comparse «spesso notizie che non corrispondono al testo votato in commissione».

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