Sequestrato il Porto Turistico di Roma Ostia dalla magistratura romana, in una delle molte appendici dell’inchiesta mafia capitale.
A seguito del maxisequestro, è stato arrestato pure il dominus dell’Ati che gestisce gli affari all’interno della realtà portuale, Mauro Balini, insieme con alcuni suoi collaboratori.
Balini è accusato di aver condotto l’Ati fraudolentemente alla bancarotta. Sono stati sequestrati complessivamente 1.300 beni di pertinenza demaniale, come immobili, parcheggi, posti barca, insieme a quote societarie e vari conti correnti.
Il valore dichiarato si aggira su circa mezzo miliardo di euro. Il Gip Maria Grazia Giammarinaro ritiene Mauro Balini essere “il terminale di interessi criminali, capace di delinquere anche in relazione ai suoi acclarati agganci col Comune di Roma”.
Nel frattempo comunque il porto e le sue attività resteranno aperte, grazie alla nomina di due amministratori giudiziari operata dal procuratore aggiunto Nello Rossi, che ha coordinato le indagini.
Sempre Ostia nell’occhio del ciclone, quindi. Ma sarà davvero così? E’ il centro ipotetico, o reale, di tutti i mali della capitale?
Vediamo come andranno avanti le cose, e se gli inquirenti avranno ragione. Nel frattempo Ostia, splendida località balneare, sta forse scontando troppo i mali che provengono soprattutto da altrove. Dal centro di Roma, per esempio.
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