Rakin scala: con quali criteri si valutano le disabilità? Quali sono quelle più lievi?

La salute è indubbiamente l’aspetto più importante della nostra vita: è vero, sappiamo che avere una buona rendita o comunque un buon gruzzoletto da parte fa sempre comodo, ma se non si dispone della salute per poter vivere a pieno, poco importa del denaro. Tuttavia, al di là delle questioni meramente fisiche, sappiamo bene che purtroppo esistano varie tipologie di disabilità, ossia la condizione per il quale il paziente presenza un disagio. Oggi ci occupiamo della Rakin scala e vediamo insieme quali sono i criteri con cui si valutano le disabilità e quali sono quelle più lievi.

Sappiamo bene che esistono diverse disabilità: essere disabili non significa semplicemente vivere con un handicap, ma anche trovarsi in una condizione per cui non si è pienamente sufficienti rispetto a quanto si vorrebbe. Le disabilità, quindi, possono essere classificate e uno dei criteri maggiormente accreditati e la Rakin Scala: vediamo insieme cos’è.

Cos’è

La scala di Rakin è un mezzo utilizzato per classificare il livello di disabilità del paziente: si compone di diversi i livelli i quali risultano necessari per inquadrare quella che é la condizione dell’ammalato. Essa viene utilizzata prevalentemente per descrivere la condizione del paziente post – ictus.

Com’è fatta

La scala si compone di 7 livelli, appunto per essere il più “vasta possibile” ed affidabile rispetto le condizioni del paziente. I livelli sono:
Nessun sintomo;

1. Nessuna inabilità significativa, pur manifestando sintomi: svolge ogni funzione e attività usuali

2. Leggera inabilità: incapace di svolgere tutte le attività precedenti, ma capace di occuparsi di sé senza assistenza

3. Inabilità moderata: richiede aiuto, ma cammina senza assistenza

4. Inabilità moderatamente severa: cammina con assistenza e necessita di assistenza per i propri bisogni corporei

5. Inabilità severa: allettamento, incontinenza, totalmente dipendente

6. Deceduto

Da un punto di vista dell’analisi, come è possibile vedere, sappiamo che la scala è organizzata da un punto di vista gerarchico: ciò vale a dire, appunto, che man mano che si sale di livello, le condizioni dell’ammalato sono in via di peggioramento. Questo tipo di scala viene largamente utilizzata dagli infermieri.

Cambiamenti

In Italia questo tipo di rappresentazione è andata in disuso, per essere rimpiazzata dalla scala MRS, acronimo di Modified Rakin Scale, utilizzata per la prima volta in Emilia-Romagna. Rispetto alla Rakin Scala, questa scala elimina l’ultima condizione di analisi del paziente. Anche questa scala, come la precedente, segue un andamento gerarchico.