
E’ tornato in libertà dopo venti mesi di reclusione Gabriele Paolini, noto volto al pubblico del piccolo schermo come “disturbatore televisivo”.
L’uomo era stato arrestato non per aver disturbato decine e decine di volte le dirette televisive di varie emittenti e in alcune occasioni anche di essere arrivato alle mani con giornalisti e operatori. E’ andato in carcere con un’accusa è stata molto più grave, quella di prostituzione e pornografia minorile e violenza sessuale.
Paolini era agli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico, oggi il giudice ha revocato queste misure cautelari e ha imposto l’obbligo di firma due volte alla settimana.
A fine udienza Paolini ha dichiarato: “Ancora non credo a questa realtà – ha detto a fine udienza Paolini – Visto che il pm Terracina mi sta dando questa possibilità di reintegrazione sociale, ho la possibilità di dimostrare a me stesso la volontà di non tornare ad essere il Paolini ossessivo e invasivo del passato” e ha aggiunto: “I giornalisti tv si scorderanno di me. Mi dedicherò al cinema e alla biografia che è pronta”.
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