
Autobomba all’alba contro il Consolato Italiano a Il Cairo.
A causa della deflagrazione ha purtroppo perso la vita un poliziotto e sono rimaste ferite nove persone.
L’attentato è avvenuto proprio nel cuore della metropoli egiziana, in El Galaa Street.
Uno dei feriti, un tredicenne, è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. La rivendicazione dell’attentato è avvenuta ad opera dell’Isis, la terribile organizzazione criminale ultra-estremista che sta diffondendo il terrore nel medio oriente e in mezza Europa.
Nella rivendicazione, postata su Twitter, si legge che “attraverso la benedizione di Allah (bontà sua! Ndr) i soldati dell’Isis sono stati in grado di detonare un’autobomba parcheggiata con 450 chili di esplosivo presso la sede del consolato italiano nel centro de Il Cairo”.
Fortunatamente a quell’ora del mattino il Consolato era ancora chiuso, altrimenti il bilancio dell’attentato vigliacco sarebbe stato ancor più grave.
Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato che “si è trattato di una forma di avvertimento e di intimidazione contro cui bisogna rispondere con fermezza, ma anche con sobrietà e senza allarmismi”.
Intanto il premier Matteo Renzi ha telefonato ad Al Sisi, presidente egiziano, dicendo che “l’Egitto non verrà lasciato solo nella lotta contro il terrorismo”.
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