Come investire in Borsa con Trump Presidente degli Stati Uniti: migliori azioni in rialzo, consigli per guadagnare

L’elezione del repubblicano Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti sta iniziando a produrre i primi effetti di un certo rilievo, in particolar modo nei confronti del bacino economico-finanziario che ruota attorno ad una delle principali potenze del globo – e non solo. Superata, quindi, una fase di relativo stupore, la salita al potere del tycoon a stelle e strisce ha cominciato a influenzare quello che è l’andamento azionario dei principali titoli della Borsa mondiale tirando in ballo, tra le altre cose, l’apparente calma dei portafogli europei, lidi finanziari in balia delle onde del dissenso popolare e del range ondivago dei loro principali asset.

Trump Presidente degli Stati Uniti: come investire in Borsa evitando brutte sorprese

Per centrare il punto del discorso, occorre focalizzarsi sui pesanti ribassi dei mercati finanziari registrati nel giro di pochissime ore dall’insediamento del repubblicano alla Casa Bianca. Wall Street, ad esempio, ha mostrato un calo del 5% dei futures, mentre in Asia il Nikkei è andato ben oltre il 5% in perdita, testimoniando quindi l’elevata interconnessione tra i vari centri nevralgici dell’economia planetaria. Vista e considerata l’elevata emergenza creditizia in atto, è consigliabile attendere qualche giorno prima di gettarsi a capofitto in qualsivoglia operazione azionaria, anche perché gli effetti domino del President Trump sono ben lontani dall’essersi esauriti. Anche un porto sicuro come il petrolio, infatti, ha mostrato dei netti segni di cedimento complicando, in linea di massima, la definizione di un piano di investimento affidabile e redditizio su più fronti.

Guadagnare con gli asset del nuovo Presidente degli Stati Uniti: le migliori azioni in rialzo

Sebbene il quadro economico appai piuttosto nebuloso (almeno per quanto riguarda il breve periodo), ci sono comunque delle opportunità di guadagno che broker e appassionati di trading non dovrebbero lasciarsi scappare. Una di queste è rappresentata dai titoli di stato americani, in deciso aumento e con i rendimenti decennali in progressiva crescita dopo la brusca frenata delle ultime settimane. Riguardo al settore prettamente azionario, invece, ci si può concentrare sugli incredibili rendimenti dei pacchetti di alcune società cinesi; stando alle prime stime, infatti, la Cina è il paese che ha reagito meglio al crollo dei mercati scatenato dall’elezione di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti. Un grado di solidità inaspettato ma fino ad un certo punto, poiché il colosso orientale punta forte (da sempre) sull’oro, un bene rifugio tenuto in alta considerazione dagli statisti di mezzo mondo. Stesso discorso per Mosca, con un rialzo dell’1,2%.

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