Codice Zanardelli: a che epoca risale? Chi lo ha promosso?

La nostra vita è fatta di regole: sentiamo sempre parlare di normative, di regole per il buon costume ed effettivamente sono tante da tenere a mente. Ovviamente, nonostante possa essere divertente vivere una vita di anarchia, è necessario prefissarsi del paletti al fine di vivere meglio. Sin dai primi tempi infatti si sono instaurate delle consuetudini, consuetudini che alla fine sono diventate delle vere e proprie normative, sancite dalla legge. Oggi ci occupiamo di legge ed in particolar modo del codice Zanardelli: vediamo insieme a che epoca risale e chi lo ha promosso.

Quando si tratta di regole, tutti noi arricciamo un po’ il naso: seguirle non ci piace molto, tuttavia molte di esse sono davvero necessarie al fine di vivere una vita tranquilla e serena anche dal punto di vista della morale. Quando, infatti, commettiamo un’azione poco corretta, stiamo male a livello morale, il nostro essere è compromesso e qui interviene l’importanza delle regole. Ma non perdiamoci in chiacchiere e vediamo subito cos’è il codice Zanardelli.

Cos’è?

Se siete dei giuristi, degli avvocati o comunque persone che masticano questa branca della cultura, avrete certamente sentito parlare del codice Zanardelli: questo codice rappresenta un vero e proprio mattone per la storia d’Italia. Il codice Zanardelli infatti, meglio conosciuto come codice penale italiano del 1889, è appunto l’insieme di regole e normative, applicate al campo penale, che fu in vigore dal 1890 al 1930.

Com’è facilmente deducibile, esso prende il nome di Zanardelli in onore del Ministro di Grazie e Giustizia che ne promosse l’approvazione.

Importanza

Sappiamo bene che l’Italia fu uno degli ultimi paesi ad abolire la pena di morte: questo codice, infatti, aboliva definitivamente la pena di morte, ad eccezione nel caso in cui ci fossero i presupposti per crimini di guerra. Inoltre sanciva la libertà di sciopero e la libertà condizionale: principio che fu adottato in risposta ad un regime fin troppo ligio e duro nei confronti di chi aveva sbagliato. Seppur il periodo storico non fosse dei migliori quello che vediamo, grazie a queste opere, è la grande volontà di cambiamento, attraverso comunque una politica nuova e meno mirata e ferrea.

Soppressione

Come possiamo facilmente capire, il codice Zanardelli si prefigura nettamente come opera liberare e questo, non era in netto accordo con la politica imposta da Mussolini. Difatti nel 1930 si arrivò alla totale soppressione del codice Zanardelli, inaugurando quello che è uno dei periodi più brutti della storia italiana e mondiale.

Ma questo non fu tutto, fu solo nel 2010 che il Codice Zanardelli fu completamente abolito in attuazione della legge 2005.