
Il premier Matteo Renzi ha dichiarato al Tg5 che Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, si occuperà di gestire gli arbitrati per gli obbligazionisti secondari colpiti dal crac delle quattro banche.
Stando a quanto affermato dal segretario del Pd, gli arbitrati “saranno gestiti da un soggetto terzo, l’Anac, presieduta da Cantone.” E ancora: “Nelle prossime ore faremo tutto possibile perché chi è stato truffato possa avere i soldi”; Il presidente ha poi concluso:
“Da parte mia c’è l’intenzione di fare la massima trasparenza e chiarezza, ci sarà il massimo rigore”. Secondo Renzi Raffaele Cantone è “una assoluta garanzia di terzietà e indipendenza”, autorevole e adattissimo a tenere sotto controllo la questione banche.
Il presidente dell’Anac, entusiasta del compito che gli è stato assegnato, ha già proposto che ad occuparsi della faccenda “potrebbe essere la Camera arbitrale, un organismo interno all’Autorità, ma autonomo e indipendente, formato da giuristi ed esperti di altissima professionalità, a cominciare da chi lo presiede, il professor Ferruccio Auletta”.
Intanto, dopo la notizia della decisione presa dal premier, sono già partite le prime polemiche di chi vede Cantone non idoneo a ricoprire questo incarico: tra i tanti il deputato di Sinistra Italiana Stefano Fassina si è espresso molto duramente:
“Ancora una volta il governo improvvisa soluzioni confuse. Quali competenze in campo finanziario ha la Commissione presieduta da Raffaele Cantone? L’Authority Anticorruzione è l’unica a poter garantire trasparenza?”.
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