La Banca Popolare di Vicenza ha recentemente reso nota la volontà di retribuire 9 euro ad azione per i soci “azzerati” che rinunciano ai contenziosi con la Banca.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio questa situazione finanziaria relativa alla banca vicentina, e vediamo di tirare le somme su ciò che accadrà nei prossimi mesi.
Retribuzione di 9 euro per gli azionisti di BPV: ecco come accadrà
La proposta precedentemente illustrata, permette a coloro che decideranno di aderirvi una serie di esclusive condizioni commerciali dispensate dalla Banca in questione, la quale subordina la validità dell’offerta all’accettazioni di almeno l’80% delle azioni interessate.
Ma andiamo a comprendere meglio di cosa si tratta.
Questa proposta, già approvata dal Cda, prevede il pagamento di 9 euro per ogni azione comprata dagli azionisti tramite BPV a partire dal 1 Gennaio 2007 fino al 31 Dicembre 2016, al netto delle vendite.
Il costo dispensato rappresenta il 14,4% del massimo prezzo raggiunto dall’azione, pari a 62,5 euro.
Il numero di azionisti individuati per partecipare a questa iniziativa si aggira intorno a 94.000, e comprende persone fisiche, società di persone, enti senza fine di lucro, Onlus e fondazioni varie.
Le persone e gli enti in questione saranno contattati tramite lettera, e attraverso il sito web della banca potranno aderire o meno all’accordo in questione entro e non oltre il 22 Marzo.
Nei prossimi mesi dunque non ci resta che monitorare le mosse della Banca Popolare di Vicenza, che provvederà ad attuare numerosi incontri promozionali e a proseguire le operazioni legate alla prossima fusione con Veneto Banca.
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