Unicredit, buco da 11,8 miliardi: previsioni azioni e quotazione nel lungo periodo

Unicredit

Giornata nera quella di ieri per Unicredit, il titolo in borsa ha perso più del 5% trascinandosi dietro tutto il comparto bancario. A far tonfare il titolo in borsa è stato l’annuncio di un rosso di bilancio di 11,8 miliardi di euro. In serata la nota dell’istituto che tranquillizza tutti, questi i fatti.

Unicredit, il buco di bilancio contagia tutto il comparto bancario. Milano perde il 2,95%

La borsa di Milano ieri ha registrato una perdita del 2,95%, il peggior risultato dell’area euro. A trascinare giù l’intero listino sono state le voci in merito a Unicredit il cui bilancio del 2016 si chiuderà con un rosso da 11, 8 miliardi di euro.

Le incertezze e i dubbi sui conti dell’istituto bancario, hanno contagiato l’intero settore bancario. Ubi ha perso quasi il 7%, piazzandosi come la peggiore della giornata. Giù anche Intesa San Paolo che perde il 3%, Mediobanca con un -2,68%, Generali frena del 3,18%, Bper -4,8% e Bpm con il -4%.

Il contagio, però, non si ferma soltanto ai bancari. Coinvolti anche i listini energetici e industriali. Frenano, infatti, anche Eni che riporta una perdita del 2,5%, Saipem 6,7%, Tenaris -4,9 e un pesante stop anche per Fiat che lascia il 3,3%. Sale anche lo Spread a 186 punti base.

Anche oggi le principali borse europee risentono del pesante tonfo di ieri. Grande sorvegliato resta, però, Unicredit. I piani dell’Istituto trovano il favore degli analisti ma il titolo risente ancora della pesante notizia di ieri.

Conti in rosso per una pulizia dei conti. Via a rettifiche e svalutazioni straordinarie

Il bilancio di Unicredit sarebbe stato falsato da alcune voci straordinarie che avrebbero provocato il pesante buco. Senza di esse tutto sarebbe stato positivo. A dichiararlo è stata la stessa banca che in una nota, diffusa ieri sera, ha cercato di tranquillizzare gli investitori motivano i pessimi risultati dell’anno.

Nell’ ultimo trimestre del 2016, Unicredit avrebbe proceduto con svalutazioni e rettifiche non ricorrenti di circa 12,2 miliardi. A questi la banca conta di procedere con un’ulteriore svalutazione di 1 miliardo del Fondo Atlanta.

Nel frattempo Unicredit dovrebbe contare su un aumento di capitale da 13 miliardi di euro già annunciato a dicembre scorso. Intanto la Bce ha chiesto un piano operativo per la soluzione dei crediti deteriorati (Npl) da presentare entro e non oltre il 28 febbraio.

Scadenza, per Unicredit, molto importante data la preoccupazione degli analisti nei confronti delle mosse future della banca. La situazione, tuttavia, non è così tragica e molti esperti del settore sono fiduciosi circa una soluzione coerente della situazione.

Sta di fatto che le prossime ore potrebbero essere cruciali non soltanto per l’istituto bancario ma anche per l’intero listino della Borsa di Milano.

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