Quotazione Petrolio 31 Gennaio 2017: novità sul prezzo dai produttori di Shale Oil

Novità quotazione petrolio produttori Shale Oil

La produzione di shale oil (olio di scisto) è aumentata esponenzialmente negli ultimi dieci anni, ed è proprio l’incremento dell’offerta relativa a quest’ultimo che ha provocato una discreta caduta delle quotazioni a partire dall’estate 2014.

Ma andiamo a vedere come si riflette la produzione di shale oil – e l’utilizzo delle relative pratiche per la sua estrazione – sulla quotazione del greggio attuale.

Novità prezzo petrolio ed estrazione shale oil tramite fracking

Il recente recupero delle quotazioni in borsa legate al greggio, ha portato tra i produttori di shale oil nuovo entusiasmo per reintrodurre la tecnica estrattiva del fracking: da maggio 2016 infatti sono stati riattivati circa 200 pozzi orizzontali utilizzabili per l’estrazione di olio di scisto, e si stima che entro questo mese la produzione di shale oil registrerà un nuovo incremento di produzione.

Tuttavia, il costo per l’estrazione dello shale oil è pari a una cifra che va dai 40 ai 65 dollari, dato che potrebbe frenare ancora una volta il  trend ascendente delle quotazioni petrolifere.

In ogni caso, i valori dell’andamento in borsa legati all’oro nero si mostrano tutto sommato stabili per quanto riguarda la giornata di oggi: il Wti è oggi arretrato di una percentuale pari allo 0,27%, attestandosi a quota 52,90 dollari al barile, mentre per quanto riguarda il Brent, oggi a quota 55,16 dollari al barile, si è registrata una perdita dello 0,36%.

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