Quanto vale il mercato dell’influencer marketing

Quello dell’influencer marketing è un mercato miliardario, un settore in cui gli investimenti da parte delle aziende crescono ogni anno, un fenomeno inarrestabile che muove un giro d’affari enorme a livello globale. Il segreto del successo di questo settore è l’efficacia delle attività sui social, dove è possibile raggiungere in modo efficiente ogni target di utenti.

Il comparto legato all’influencer marketing comprende un’ampia varietà di aziende e professionisti, tra cui influencer, brand, professionisti e agenzie specializzate nei servizi per social media manager come Visibility Pack, oltre ovviamente a tecnici, informatici, copywriter e videomaker. Insomma, oggi i social network rappresentano sempre di più un campo importante per l’economia, offrendo numerose opportunità di business e carriera.

Influencer marketing: i numeri del settore

Secondo l’ultimo report 2020 di Influencer Marketing Hub, basato sui dati forniti da oltre 4000 agenzie del settore, il mercato dell’influencer marketing arriverà nel 2020 a 9,7 miliardi. Si tratta di un risultato considerevole, tenendo conto che nel 2019 il comparto valeva 8 miliardi e le stime per il 2022 sono di addirittura 15 miliardi, con un tasso di crescita a doppia cifra previsto anche per i prossimi anni.

Soltanto nel 2019 sarebbero oltre 380 le nuove agenzie sorte che si occupano solo ed esclusivamente di social media marketing, con una presenza più che raddoppiata dal 2018 ad oggi da parte delle grandi aziende che investono sui social attraverso gli influencer. Un altro fenomeno da non sottovalutare è l’aumento dei microinfluencer, profili con un target di nicchia molto profilato.

Le richieste di collaborazione dei brand con i microinfluencer sono cresciute del 300% dal 2016 ad oggi, una tendenza che evidenzia il cambio di mentalità, con le aziende che ricercano non solo la quantità ma la qualità. Sempre secondo il report, nel 2020 il ritorno economico dei brand con le attività legate agli influencer sarebbe stato di 5,78 dollari per ogni dollaro speso, un investimento dunque che si dimostra particolarmente remunerativo per le imprese.

Un altro dato interessante è l’egemonia di Instagram nel mercato dell’influencer marketing, con il 90% delle campagne che includono questo social network, con un maggiore focus sulle vendite e il tasso di conversione. Inoltre quasi 9 aziende su 10 reputano efficace questa forma di marketing, destinando ogni anno parte del budget a disposizione ad attività di collaborazione con gli influencer, scegliendo le persone più adatte al proprio business.

L’influencer marketing in Italia: dati e tendenze

In Italia un punto di riferimento per il settore dell’influencer marketing è l’ONIM, l’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing, un’associazione no-profit in cui partecipano le principali aziende italiane attive in questo mercato. Secondo il report di ONIM su elaborazioni dei dati della suite Talkwalker, soltanto nel mese di giugno 2020 sarebbero stati oltre 21 mila i post realizzati come collaborazione tra influencer e brand, con una crescita del 6,5% rispetto al mese precedente.

Questi post hanno generato oltre 21 milioni di interazioni con gli utenti, con un aumento del 32% rispetto a maggio, con una media di 714 interazioni per ogni contenuto pubblicato. Per quanto riguarda i post che hanno ottenuto maggiore engagement e visibilità la regina è stata Chiara Ferragni con oltre 242 mila mi piace, seguita da Ludovica Pagani, Elisa Maino, la pagina ufficiale ClioMakeup e Belen Rodriguez.

Il mercato italiano dell’influencer marketing è suddiviso con il 17,6% al fashion, il 17% al food and beverage, il 12% al travel, il 9% al tech, l’8,6% al beauty e il 7% allo sport. Ovviamente il settore non è ai livelli di altri Paesi, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, dove questo fenomeno è ormai ampiamente utilizzato e al centro delle attività di marketing della maggior parte delle aziende.

Nel nostro Paese invece è ancora limitato e poco maturo, con molte campagne che non ottengono i risultati sperati per mancanza di un budget adeguato. Ad ogni modo l’influencer marketing sta crescendo anche in Italia, specialmente per quanto riguarda la tendenza dei microinfluencer,  con un numero in aumento di imprese che hanno capito come sia vantaggioso sfruttare questa forma di sponsorizzazione, per interagire con gli utenti in modo più ottimale e diretto.

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