Rischio sempre più alto di tubercolosi a Roma. Serve pulizia in città, che è piena di guano.
A Roma scatta l’allarme tubercolosi. La città, in questo ultimo periodo, è piena di guano che cade dagli alberi. Purtroppo, per Roma, questa problematica è molto frequente. Servirebbe più pulizia delle strade e accorgimenti maggiori, per far si che il quantitativo degli escrementi degli uccelli sia quantomeno ridotto.
L’elevata massa del guano, alza notevolmente il rischio di far sviluppare il batterio della tubercolosi. A dare l’allarme è l’Aduc, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, che in una nota ufficiale sottolinea: “Oltre a rendere scivolose le strade e a colpire i passanti, gli escrementi degli storni possono contenere il Mycobacterium tubercolosis avio, che è un ceppo parente del germe della tubercolosi umana”. Inoltre si legge: “Questo germe è resistentissimo essendo ricoperto da uno strato ceroso, può rimanere mesi nelle feci che gli storni lasciano sulle strade e che una volta seccati, vengono polverizzati, trasportati dal vento e respirati dall’uomo insieme al batteri”.
Il professore Massimo Andreoni, primario di malattie infettive presso il ptv di Tor Vergata, ha spiegato, durante la trasmissione Genetica oggi: “Il germe dalla tubercolosi aviaria può infettare l’uomo, quindi potenzialmente il rischio c’è. C’è da dire che questo micro batterio è molto comune nell’ambiente, indipendentemente dal guano. E’ più facile trovarlo nelle acque e nelle areazioni, che non disperso sul suolo. Il rischio di infezione è ipotetico”.
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