Voucher: la lotta Cgil per l’abolizione, tra firme e bufere mediatiche

Cgil ricorso Ue

L’utilizzo dei voucher durante il corso dell’anno appena trascorso è aumentato esponenzialmente: ma cosa sono i voucher? Altro non si tratta che di buoni per il pagamento forniti dal datore di lavoro ai dipendenti, completamente esenti da imposte. Proprio il largo uso li ha messi più di una volta al centro delle polemiche e sotto accusa. Tra i detrattori dei voucher compare senza dubbio la Cgil, tra le più note sigle sindacali italiane.

Il problema per il team della Camusso è proprio l’aumento smodato di questi buoni, che li renderebbe in qualche modo dannosi per i lavoratori, in particolar modo quelli precari. Il sindacato è stato contraddetto però da più parti, poiché, dati alla mano, circa il 65% dei voucher sarebbe percepito da pensionati, occupati e beneficiari di sussidi di disoccupazione. Solo il 35% sarebbe dunque irregolare, ma l’abolizione comporterebbe un danno per quel 65% che li utilizza nella maniera corretta.

La bufera sull’utilizzo dei voucher

I guai riguardanti i voucher però, per la Cgil non finiscono qui: è infatti scoppiata, nelle ultime ore, una vera e propria bufera sul caso. Ma a cosa è dovuto il clamore? Da quanto emerso tramite i principali quotidiani, anche i membri Cgil, che da sempre si scagliano contro i voucher, li utilizzano. L’attacco è stato durissimo: da quanto dichiarato dai vertici del sindacato, ci si troverebbe nel mezzo di uno scandalo immotivato, decisamente troppo enfatizzato, volto a screditare l’immagine pubblica Cgil.

La squadra della Camusso non tarda a difendersi, spiegando come l’utilizzo di voucher sia stato un caso isolato, motivato dalla mancanza di alternative. Tutto ciò non può e non deve delegittimare l’impegno dei ultimi mesi nell’ottica della raccolta firme al fine di proporre un quesito referendario agli organi competenti.

LaCgil è stata costretta a difendersi da un’ulteriore accusa: in una e-mail inviata a diversi dirigenti, di chiedeva di fatto di minimizzare sulla questione con la stampa; è stato in seguito chiarito che la nota voleva essere un invito ad usare intelligentemente la comunicazione pubblica, prestando particolare attenzione a qualsiasi dichiarazione frettolosa che avrebbe potuto in qualche modo screditare il lavoro Cgil. Ciò che c’è di certo è che la questione voucher farà discutere ancora a lungo.

 

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