School Bonus: la dura risposta dei sindacati

School Bonus

A partire da questo nuovo anno 2017 lo School Bonus diventerà una realtà effettiva: il finanziamento alla scuola sarà possibile anche per enti privati . Il provvedimento non è stato accolto positivamente dai sindacati , che criticano la futura influenza delle imprese privato nel settore scolastico: infatti , nelle scorse ore, l’Agenzia delle Entrate tramite la risoluzione 155/ E ha inserito, prevedendolo, un codice tributo che permetterà ai possessori di reddito d’impresa di fare versamenti per la scuola.

I fatti erano stati preannunciati dalla Legge 107: essa stabilisce che chiunque decida di fare una donazione ad un istituto scolastico otterrà un credito d’imposta del 65% per determinate erogazioni degli anni 2016 e 2017; per le donazioni che avranno luogo nel 2018,invece, il credito d’imposta sarà pari al 50%. L’importo massimo che potrà essere destinato alle scuole è 100.000 euro, che dovranno essere suddivisi in tre quote per ciascun anno, e agevolerà tutti coloro che pur non essendo titolari di un’attività commerciale potranno beneficiare del credito d’imposta nella propria dichiarazione dei redditi.

Coloro che decideranno di effettuare una donazione ad un istituto scolastico potranno scegliere liberamente quale somma destinare e a quale struttura in particolare: la scuola riceverà il 90% dell’importo donato, mentre il restante 10% verrà inserito in un fondo volto ad aiutare quegli istituti che ricevono un numero inferiore alla media di erogazioni.

L’accoglimento dei sindacati risulta essere particolarmente negativo per un fattore essenziale: secondo le principali sigle italiane, in questo modo, potrebbe ampliarsi la differenza tra istituti, arrivando a creare un modello di istruzione elitario, dove l’élite sarebbe composta da quelle scuole che beneficiano di più erogazioni da parte di privati, probabilmente private anch’esse. Per la risoluzione del problema si era deciso di fare richiesta di referendum, che , però, non è stato accettata a causa di un numero insufficiente di firme.

I sostenitori del referendum continuano la loro battaglia, affermando che di qualsiasi donazione privata debba beneficiarne l’intero sistema, e non un singolo istituto. Il Governo, chiaramente è di tutt’altro avviso: lo School Bonus potrebbe aiutare nella riqualificazione degli istituti, fornendo inoltre agli studenti mezzi più avanzati che migliorerebbero il loro apprendimento e l’occupabilità.

Lo slogan dei sostenitori dello School Bonus è chiaro: un ringraziamento alla scuola che ti ha dato le basi per ciò che sei oggi. Pubblicità d’effetto e contestazione a parte, studenti, genitori e insegnanti nutrono la speranza di migliorare le condizioni dei ragazzi che frequentano gli istituti scolastici.

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