Scadenza Imu e Tsi 2016: per chi è in ritardo arriva il ravvedimento operoso

Ravvedimento Imu e Tasi

Il tempo per il pagamento di Imu e Tasi è scaduto: i contribuenti che però non avessero avuto modo di saldare l’imposta potranno accedere ad un ulteriore provvedimento per non incorrere in sanzioni pesanti: parliamo del ” ravvedimento operoso” : ma cos’è ? E come capire chi ne ha diritto? Vediamo come funziona.

In cosa consiste il ravvedimento operoso

Per ravvedimento operoso si intende la possibilità per il contribuente di regolarizzare la propria posizione fiscale pagando di fatto solo gli interessi, senza incorrere in nessuna sanzione ulteriore. Si potrà accedere alla procedura solo se il Fisco non è ancora venuto a conoscenza del ritardo nel pagamento o dell’irregolarità dello stesso.

Ci sarà tempo un anno per mettersi in regola con il pagamento di Imu e Tasi, per la precisione fino al 16 Dicembre del nuovo anno. La procedura di ravvedimento operoso però non potrà essere utilizzata in un caso particolare: ci riferiamo esattamente al pagamento dei tributi locali.

Nonostante la nuova scadenza sia fissata tra un anno sarà meglio affrettarsi: i contribuenti in ritardo infatti, prima procederanno alla regolarizzazione della propria posizione e meno pagheranno. Nel dettaglio, per Imu e Tasi sono stati fissate 4 tranches di pagamento, di seguito illustrate:

  • Pagando entro 14 giorni dalla scadenza si potrà beneficiare del ravvedimento sprint, con una sanzione pari allo 0,1%.
  • Con un ritardo compreso tra i 15 e i 20 giorni entrerà in gioco il ravvedimento breve, con una sanzione pari all’1,5%.
  • Il ravvedimento medio servirà a chi pagherà in ritardo di 90 giorni: la sanzione, in questo caso, sarà dell’1,67%.
  • Dal 90esimo giorno in poi, la sanzione sarà del 3,75%: 37,5 euro ogni 1.000 euro dovuti al Fisco.

A tutte le sanzioni sopra citate bisogna aggiungere il costo degli interessi legali, il costo è ora fissato allo 0,2%. Per procedere al versamento sarà necessario procedere alla compilazione del modello F24, compilazione che appare semplificata e alla portata di diverse categorie di contribuenti.

Sul modello bisognerà indicare lo stesso codice di tributo che sarebbe stato utilizzato per il pagamento prima della scadenza. Unico cambiamento riguarderà ovviamente l’importo: a quello dovuto bisognerà aggiungere la sanzione, conteggiata in base al periodo in cui si decide di regolarizzare la propria posizione.

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