
Nell’ottobre del 2015, Poste Italiane aveva fatto il suo esordio in Borsa, con un IPO che aveva raggiunto il prezzo di 6,75 euro ad azione, un valore ritenuto più che soddisfacente dai vertici del grande istituto postale italiano. Nel mese di maggio 2016 il prezzo dei titoli si è attestato sulle medesime quotazioni, confermando una tendenza che si configura stabile dal marzo dello stesso anno.
Tuttavia, osservando i dati storici, si nota un netto calo verificatosi a febbraio, durante il quale il prezzo delle azioni è sceso di diversi punti percentuale, per attestarsi su un minimo di 5,43 euro. In quel momento, gli analisti finanziari hanno tuttavia suggerito agli investitori e ai possessori delle azioni di Poste Italiane di non lasciarsi prendere dal panico, in quanto il titolo avrebbe fatto registrare un rapido rialzo nelle settimane successive, fatto che si è prontamente avverato: in poco più di un mese, le quotazioni hanno raggiunto i valori attuali, a seguito di una costante fase rialzista.
Ma oggi, 27 Maggio, cosa ci si deve aspettare per i mesi futuri? Il prezzo delle azioni rimarrà sostanzialmente invariato, come successo negli ultimi tre mesi, o si verificherà un ulteriore rialzo? E quali sono i rischi in caso di investimento su questi titoli?
Anzitutto gli esperti sottolineano il fatto che investire su Poste Italiane è un’operazione piuttosto sicura, considerato che l’azienda è al momento solida e può contare sul capitale di migliaia di italiani, che investono sui diversi rami (polizze assicurative, obbligazioni, prodotto postali ecc). I dati pubblicati da Poste Italiane relativamente al primo trimestre del 2016 sono incoraggianti, con entrate superiori alle attese, un dato che fa ben sperare per il futuro. Le prospettive per gli investitori sono quindi buone, anche se è possibile che il prezzo dei titoli rimanga invariato anche per i mesi successivi, mentre si possono escludere pesanti cali. Si ricorda che chi intende operare con le azioni di Poste Italiane, potrà farlo anche attraverso il canale del trading online negoziando con strumenti derivati come i CFD, i contratti per differenza, che rispetto alle azioni tradizionali offrono una maggiore flessibilità, oltre a buone possibilità di guadagno.
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