PIL Italia 2017: ultimi dati sul Prodotto Interno Lordo, statistiche e numeri

Istat certifica aumento Pil

Buone notizie per i conti pubblici italiani, il PIL del Paese cresce in modo inaspettato anche se resta il fanalino di coda dell’Eurozona. Intanto l’UE lancia l’allarme, l’Italia non fermi il processo di riforme o i risultati raggiunti saranno vani.

PIL italiano, crescita del 1,1%. La migliore dal 2010

Notizie incoraggianti quelle diffuse ieri dall’Istat per quanto riguarda il nostro Pil. Il prodotto interno lordo nel quarto trimestre del 2016 è aumentato dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.

Dati accolti con grande soddisfazione dal governo. Le stime del ministero dell’Economia, infatti, puntavano a una crescita del Pil dello 0,8% per il 2016, dell’1% per quest’anno e dell’1,2% per il prossimo. Leggermente migliori le aspettative della Commissione Europea che dava come crescita lo 0,9% per il 2016, l’1% per quest’anno e l’1,1% per il prossimo.

Migliorato anche il rapporto deficit Pil. Le stime davano il dato al 2,4%, mentre il 2016 ha chiuso con un 2,3% migliorando di poco le previsioni. Piccoli miglioramenti che, tuttavia, fotografano un paese ancora lontano dalla velocità di crescita della zona Euro. Il PIL dell’UE, infatti, cresce dell’1,7% mettendo in risalto come l’Italia sia ancora il fanalino di coda dell’Europa.

Il governo, però ora si dovrà concentrare sulla manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro che l’Unione Europea ha chiesto all’Italia. Fondi che dovranno essere trovati grazie a tagli della spesa e a maggiori entrate.

L’OCSE, l’Italia non freni il processo di riforme messo in atto

La fotografia scattata dall’OCSE, comunque, resta una fotografia di luci ed ombre. Se da un lato l’Italia mostra segnali di ripresa molto evidenti, dall’altro si mostra ancora debole vista la diminuzione della produttività.

A pesare sui conti pubblici è l’evasione fiscale, vero tallone di Achille dell’economia italiana. Buoni invece i dati sul debito pubblico. Secondo l’OCSE, infatti, il rapporto deficit Pil dovrebbe chiudersi al 2,3% nel 2017 e migliorare nel 2018 con un 2,2%.

Il debito pubblico, invece, dopo l’aumento al 132,8% del 2016, dovrebbe scendere al 132,7% per quest’anno e al 132,1% per il prossimo.

L’OCSE intanto avverte di non frenare il processo di riforme messo in atti dal Italia negli ultimi anni e di usare gli spazi di manovra per sostenere una crescita più rapida e forte. Altro punto su cui focalizzarsi è il sistema bancario italiano.

L’OCSE, infatti, avverte l’Italia che deve adottare misure urgenti per ridurre le sofferenze e far fronte al capitolo dei crediti deteriorati. L’organizzazione, inoltre, da come suggerimento quello di adottare obiettivi graduali con scadenze ben precise in modo tale da costringere gli istituti bancari a utilizzare delle contromisure.

Intanto Padoan difende l’operato del suo ministero definendo la manovra di bilancio dell’Italia tra le più virtuose di tutta l’Europa.

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