Legge 10 agosto 2000 n. 251: ecco perché è stato istituito il SITRA!

SITRA

La legge del 10 agosto 2000 numero 251 è la norma che ha contribuito alla nascita del servizio infermieristico tecnico e riabilitativo aziendale, anche conosciuto come SITRA.

La legge disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, di riabilitazione e di prevenzione, oltre che la professione di ostetrica. La legge ha contribuito anche alla nascita della figura del Dirigente Infermiere, Ostetrico e delle professioni sanitarie. La figura si è consolidata sia in ambito pubblico, sia in ambito privato.

In campo privato, il professionista sanitario ha la capacità, l’autonomia e la responsabilità di prendersi cura del cittadino.

Che cos’è il SITRA e quando viene istituito

Il SITRA è una struttura complessa, la cui finalità è quella di garantire una corretta risposta, in relazione allo stato di salute del paziente, in campo infermieristico, ostetrico, tecnico sanitario e riabilitativo.

Il SITRA deve assicurare un corretto uso delle risorse disponibili, e che l’uso di queste sia coerente alle scelte organizzative aziendali. Le scelte fatte in queste aree disciplinari devono essere nel rispetto delle professioni sanitarie, e valorizzarne le figure.

Il servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo Aziendale ha una struttura complessa, una direzione, un indirizzo, e un’organizzazione e coordinamento del personale in campo infermieristico, ostetrico, tecnico – sanitario, riabilitativo e per tutte quelle figure che sono di supporto e che operano all’interno dell’Azienda ospedaliera o clinica.

All’interno del SITRA vi è il Dirigente Infermiere, Ostetrico e delle professioni sanitarie. La figura coordina appunto il personale, e verifica che il fine della struttura sia perseguito.

La struttura è stata istituita con la legge del 10 agosto 2000 n. 251, in cui venivano anche evidenziate le 22 figure professionali in campo sanitario presenti in Italia.

Che cosa dice la legge del 10 agosto 2000 n. 251

La legge del 10 agosto 2000 n. 251 stabilisce per la prima volta la classificazione delle figure sanitarie, indicandone anche la struttura.

Queste figure sono quelle di:

  • professioni infermieristiche;
  • professioni di ostetrica;
  • professioni sanitarie riabilitative;
  • professioni tecnico – sanitarie;
  • professioni tecniche di prevenzione.

Viene stabilito che queste figure hanno autonomia decisionale, e la responsabilità di prendersi cura del cittadino, sia in campo pubblico, sia in campo privato.

Viene limitato, quindi, il potere del primario. Il medico, quindi, per stabilire una cura del paziente non è più costretto a rifarsi al primario, ma ha comunque potere decisionale e responsabilità perla salute del paziente.

Le professioni sanitarie oggi presenti in Italia sono 22, e sono coordinate dal Dirigente Infermiere, Ostetrico e delle professioni sanitarie. Queste professioni sono accuratamente descritte all’interno della suddetta legge.