Carrefour costretta alla chiusura di tre ipermercati: previsti 500 esuberi

Licenziamenti Carrefour

Il livello di occupazione in Italia, nonostante ultimamente si affaccino timidi segnali di ripresa, rimane al di sotto della media europea. La situazione appare particolarmente difficile per i giovani, che nonostante le lunghe ricerche troppo spesso non riescono a trovare un impiego; nel caso in cui lo trovino sono poche le aziende che riescano a garantire lavori in regola e con contratto a tempo indeterminato, lasciando i ragazzi nella più totale incertezza sul futuro.

A tal proposito, una delle più note catene di supermercati, Carrefour, annuncia la ristrutturazione che purtroppo prevede la chiusura di alcuni punti vendita e conseguenti licenziamenti. Il provvedimento riguarderà circa 500 lavoratori in esubero, mentre i negozi destinati alla chiusura si trovano a Borgomanero, Pontecagnano e Trofarello. Chiaramente l’iniziativa non è stata accolta positivamente dai sindacati; in particolar modo le sigle Filcams Cgil, UILTuCs e Fisascat Cisl hanno annunciato lo sciopero previsto per i giorni di venerdì 27 Gennaio e sabato 28 Gennaio, sottolineando il proprio malcontento.

In un comunicato rilasciato dalle sigle sindacali sopracitate si legge inoltre che dal momento in cui il gruppo Carrefour ha annunciato il provvedimento, le condizioni di lavoro degli impiegati peggiorerebbero in maniera sostanziale; secondo quanto argomentato dalla società, le problematiche sarebbe ormai vistosamente presenti. Il gruppo Carrefour per giustificare i licenziamenti ha infatti addotto motivazioni relative al fatturato e ai costi di gestione: per farla breve, le uscite sarebbero troppo alte rispetto alle entrate effettive.

Nonostante ai più le ragioni della società francese possano sembrare valide, di diverso avviso sono ovviamente i sindacati coinvolti, che hanno definito le argomentazioni Carrefour come vaghe e di circostanza. Nonostante gli attacchi, il gruppo si sta dimostrando conciliante; esso infatti si dichiara cosciente delle conseguenze che la nuova organizzazione potrebbe portare, e mostra la propria disponibilità ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori, cercando la strada della minimizzazione delle problematiche che senza dubbio purtroppo sorgeranno.

Il gruppo Carrefour spera inoltre in una riapertura delle negoziazioni; nell’annunciare la chiusura di tre ipermercati in Piemonte, cosciente dei 500 esuberi, torna a motivare la propria sofferta decisione, attribuendola solo ed esclusivamente ad un‘esigenza finanziaria, dettata perlopiù da un calo delle vendite che rende la situazione insostenibile.

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