Art 415 bis CPP: a cosa fa riferimento? Chi è che lo notifica?

costituzione italiana

La Costituzione Italiana è formata da molti articoli, ed ognuno di essi è descritto nei dettagli per garantire alla persona non solo la sicurezza in ambito personale ma anche lavorativo dato che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro.

Chi per lavoro intraprende una carriera in cui ha a che fare con tutti gli articoli della Costituzione italiana ha modo di vedere l’articolo, o la parte che gli interessa, studiarlo e poi capire molto di più.

Alcuni di essi vengono anche citati in un posto come il tribunale, uno di questi è l’art. 415 bis cpp (= Codice di procedura penale).

Cosa tratta questo articolo?

Chi ha il diritto di notificarlo?

A cosa fa riferimento?

Questo articolo ha come fine quello di consentire all’individuo che è sottoposto alle indagini sotto giudizio del tribunale, di poter fare una serie di attività d’integrazione e anche argomentative del proprio materiale cognitivo.

Lo scopo finale è quello di poter convincere sia il Pubblico Ministero che il gruppo della giuria a non rilasciare una pena troppo pesante.

Questo articolo è formato da ben 6 punti che aiutano a capire meglio l’articolo di per sé:

  1. Diche che prima della data della scadenza, prevista da 2° comma dell’art, il Pubblico Ministero deve fare comunicare alla persona messa sotto accusa, e che quindi è anche sottoposta alle indagini, e anche all’avvocato che lo difende, la richiesta di archiviazione.
    In mancanza dell’avviso si conclude l’udienza con le indagini preliminari.
  2. L’avviso da parte del Pubblico Ministero, contiene la formulazione per il quale si procede con l’indagine in tribunale, incluse sono anche presenti le norme della legge che sono state violate, incluse sono anche presenti la data ed il luogo di quando è avvenuto il fatto, e anche la documentazione con tutte le indagini espletate e portate alla segreteria del Pubblico Ministero.
    È possibile che l’avvocato dell’accusato ne possa richiedere una copia.
  3. Questo avviso contiene inoltre l’avviso che la persona indagata ha la possibilità di controllare per via telematica tutti gli atti che sono scritti nel documento e, se è presente, ascoltare pure la registrazione e prendere cognizione telematiche ed informatiche già dette in precedenza.
    Bisogna sempre richiedere una copia della registrazione, se è presente, oppure dei documenti scritti in precedenza così l’avvocato, entro un periodo di 20 giorni, controllare tutto il materiale e mettere bene in evidenza le parti più importanti e risalienti dell’udienza e portarle al Pubblico Ministero.
  4. L’avviso contiene anche l’avvertimento che l’indagato ha la possibilità, entro il tempo di 20 giorni, i documenti che interessano maggiormente all’attività investigativa dell’avvocato difensore e così chiedere anche al Pubblico Ministero di concludere tutti gli atti di indagine e anche presentarsi per rilasciare dichiarazioni che servono per essere sottoposto all’interrogatorio.
    Se la persona indagata riceve il permesso a questo interrogatorio il Pubblico Ministero deve ascoltarlo.
  5. Se durante la fase interrogativa si dispongono delle nuove indagini, esse devono essere raccolte entro 30 giorni e al termine devono essere portate al giudice per le indagini preliminari sempre su richiesta del Pubblico Ministero e li deve controllare per un periodo non superiore di 60 giorni.
  6. Alla fine, sia le nuove che le vecchie informazioni rilasciate da parte della persona indagata devono far decidere al giudice sia il tipo dell’azione penale che la richiesta dell’archiviazione dell’udienza.

Chi è che lo notifica?

L’articolo 415 viene preso in citazione dal Pubblico Ministero.

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