Alitalia: James Hogan vuole una “soluzione italiana”

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La soluzione per Alitalia sembra essere vicina: stop al limite del 49% di controllo azioni per gli operatori extraeuropei, secondo Hogan.Di questa nuova eventuale direttiva potrebbe beneficiare Alitalia grazie ad Hogan: l’amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, ha deciso di incontrare Ghizzoni e Micciché. Nel frattempo, Etihad ha deciso di non voler diventare azionista di Lufthansa, compagnia di bandiera tedesca; James Hogan infatti, amministratore delegato della compagnia araba, ha smentito tramite Bloomberg qualsiasi rumors su eventuali accordi tra Etihad e Lufthansa.

Per la compagnia tedesca la notizia non appare particolarmente positiva, anche e sopratutto perché grazie a queste voci negli ultimi giorni il titolo azionario di Lufthansa aveva avuto un buon rialzo. L’unica trattativa al momento in atto tra le due compagnie riguarderebbe il code shore, ovvero la vendita dei posti.

Per quanto riguarda la nostra compagnia di bandiera, James Hogan sostiene che ci sia bisogno di una “soluzione italiana“; ma cosa intende? Nell’attesa di scoprirlo, Hogan ci tiene a confermare, tramite una nota, le sue intenzioni riguardo Alitalia. Etihad e tutto il governo di Abu Dhabi promettono infatti il massimo impegno per aiutare la compagnia di volo italiana. Da Abu Dhabi elogiano inoltre l’operato dei principali azionisti, San Paolo e Unicredit, oltre l’attuale governo italiano di Paolo Gentiloni.

La situazione sembra dunque migliorare, dopo le dure parole del Ministro Calenda, che si mostrava decisamente poco entusiasta dell’attuale gestione Alitalia. Ma come può salvarsi la compagnia? Innanzitutto ci sarà bisogno di piano industriale nuovo di zecca, che dovrà essere presentato entro poche settimane: Alitalia si è infatti impegnata a consegnarlo entro tre settimane dall’incontro che si è tenuto il 9 Gennaio.

Recentemente è avvenuto anche l’incontro tra l’amministratore delegato Cramer Ball e i nuovi consiglieri di Unicredit e Intesa San Paolo, mentre si attende la conferma per quanto riguarda gli advisor: Roland Berger che si occuperà della parte industriale e Kpmg che tratterà invece il lato finanziario.Nel frattempo James Hogan dibatte su una nuova questione: sarebbe necessario per l’Europa abolire il tetto che impedisce agli azionisti extra Ue di possedere più del 49% delle quote.

Da Alitalia al momento non arrivano certezze ma solo ipotesi: qualcuno parla di cessione.

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