
Nella nuova circolare rilasciata dal fisco italiano è possibile trovare tutte le istruzioni per compilare la relazione di accompagnamento alla Voluntary disclosure bis con cui i contribuenti che hanno capitali all’estero non dichiarati possono mettersi in pari con il fisco. Si tratta di uno strumento molto importante e a lungo contestato (in particolare ne sarebbero contestati i benefici) ma che, di fatto, rimane uno strumento fondamentale per chi vuole regolarizzare la propria posizione con l’Agenzia delle Entrate.
Voluntary Disclosure bis: le novità del fisco
L’agenzia delle entrate fa sapere che la relazione deve essere strutturata in 2 parti ben distinte. La prima prevede un’introduzione in cui il contribuente deve fornire un quadro completo di tutte le violazioni che sono state poste in atto per i periodi di imposta relativi. Nella seconda parte, invece, bisogna realizzare un prospetto di riconciliazione.
Ovviamente non deve mancare tutta la documentazione che permetta ai funzionari del fisco di ricostruire tutta l’evasione, sia essa caratterizzata da investimenti, attività finanziarie o capitali fermi.
Cos’è la Voluntary Disclosure
La Voluntary Disclosure è quella normativa (se così possiamo definirla) che permette ai contribuenti italiani che hanno attività finanziarie o patrimoni detenuti all’estero di regolarizzare la loro posizione pagando le dovute imposte al fisco con la possibilità di vedersi scontate le eventuali sanzioni. La regolarizzazione avviene anche sul piano penale, cosa tutt’altro che trascurabile.
Va sottolineato, anche se è di facile intuizione, che si tratta di uno strumento dedicato a chi detiene capitali all’estero di cui il fisco e, quindi, l’Agenzia delle Entrate non sia a conoscenza. La Voluntary Disclosure è una procedura che può essere applicata da tutti coloro che non abbiano ancora avuto accertamenti. Volendo riassumere, quindi, possiamo dire che la Voluntary Disclosure è uno strumento che permette di sanare le violazioni agli obblighi di dichiarazione annuale dei capitali detenuti all’estero con un forte abbattimento delle sanzioni.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.