Ci sarà un nuovo volto per la Rai, ma questa sarà sempre sotto controllo del Parlamento.
Almeno questa è l’intenzione del Senato, a fronte del disegno di legge governativo teso a riformare la televisione di Stato. Ovviamente la proposta di legge dovrà passare il vaglio di Camera e Senato.
E, infatti, l’iter al Senato è già cominciato, con un primo passo alla Commissione Lavori Pubblici, dove sembra che già sia stata apportata qualche modifica sostanziale.
La maggior parte degli emendamenti è stata proposta dal senatore Gasparri, estremamente attivo in materia.
La differenza principale probabilmente sta nel fatto che è intenzione del Governo di dare maggiori poteri e responsabilità all’amministratore delegato.
Nell’impostazione del Senato, il “potere”, o comunque il controllo, sembra tornare di nuovo con pienezza al Parlamento.
La nomina e la ratifica del Presidente tornano ad essere inoltre di competenza della Commissione di Garanzia.
C’è peraltro da dire che di fatto l’attuale Consiglio d’Amministrazione della Rai è scaduto ed è in regime di prorogatio.
Questo vuol dire che se i tempi dell’approvazione della nuova legge, saranno lunghi, come è probabile, il rinnovo del consiglio avverrà con le modalità previste dalla legge attuale. Cioè la pessima legge Gasparri, una delle peggiori del dopoguerra.