Il comico Beppe Grillo manifesta l’intenzione di andare in Rai.
Dopo i litigi, gli strali e gli odi durati anni e anni nei confronti della Tv di Stato, il comico torna sui suoi passi e si mostra possibilista, in un’intervista al Corriere della Sera, sulla possibilità di tornare a mamma Rai. Che abbia bisogno di soldi?
Ma Beppe Grillo sa benissimo e, infatti, lo ammette che questo non è possibile, perché non può condurre una trasmissione, come vorrebbe, nella sua veste di leader politico. Conflitto di interessi.
Magari se si dimette da comico, questo è di nuovo possibile, chissà.
Ma Grillo parla anche del suo Movimento 5 Stelle, che “sta andando bene e, tuttavia, il problema vero è il tempo, per andare prima possibile alle elezioni”.
Poi Grillo fa un ragionamento più politico, dicendo che la gente sta vedendo che non c’è altra possibilità oltre al Movimento 5 Stelle, e sta capendo che la rivoluzione del movimento è l’onestà intellettuale.
In questo senso, fare opposizione tutta la vita non è nel DNA della formazione politica, e per questo bisogna affrettare i tempi.
Se non fosse, ovviamente, che il potere di sciogliere le Camere lo ha solo il Presidente della Repubblica e non anche una formazione politica o movimento che sia.