Uno studio rivela che l’aria dell’ufficio viziata influenza l’efficienza del cervello, la causa è l’alta concentrazione di CO2
Attenzione a lavorare in uffici nei quali le finestre rimangono sempre chiuse. Secondo una ricerca portata avanti dagli studiosi delle università di Syracuse e di Harvard infatti, l’aria dell’ufficio viziata renderebbe il cervello meno efficiente. Insomma a causa dell’alta presenza di anidride carbonica, verrebbero a peggiorare le performance dei lavoratori: i dati parlano chiaro, chi lavorava in uffici con l’aria viziata aveva una rendita inferiore del 15% rispetto agli altri impiegati. Il test è stato effettuato in tre differenti ambienti, nei quali 24 volontari hanno lavorato.
Nel primo ambiente il livello di Co2 era paria a 550 ppm mentre negli altri due cresceva passando a 945 ppm e 1400 ppm; il risultato è dunque chiaro: è preferibile lavorare in ambienti ben ventilati e ricchi di ossigeno perchè le proprie capacità intellettuali siano rafforzate. Quando l’aria dell’ufficio è viziata, l’alta concentrazione di CO2 porta, man mano che aumenta, ad una progressiva riduzione delle capacità cognitive di coloro che lavorano nel locale. I ricercatori ricordano che passiamo il 90% del tempo in ambienti chiusi ma che questioni come l’impatto su salute o produttività vengono spesso poco considerate.