Tumore orofaringeo: provato il legame con la pratica del sesso orale

Tumore orofaringeo: provato il legame con la pratica del sesso orale
Tumore orofaringeo: provato il legame con la pratica del sesso orale

Da tempo si sospettava il ruolo del sesso orale nell’insorgenza di tumori del tratto orofaringeo, ora è provato. La conferma giunge da uno studio dell’Albert Einstein College of Medicine di New York. Secondo questi ricercatori, responsabile dello sviluppo di tumori orofaringei sarebbe il Papilloma Virus, lo stesso che è responsabile della maggior parte dei tumori della cervice uterina e per il quale è in atto ormai da qualche anno la vaccinazione delle bambine di età inferiore a 12 anni.

Questo virus ha la capacità di attaccare le mucose e provocare la formazione di strutture neoplastiche che, col tempo, si trasformano in cellule indifferenziate, quindi maligne. Nel cavo orofaringeo sono presenti tessuti mucosi del tutto simili a quelli presenti nella vagina e nel collo dell’utero. Di qui, l’eziologia virale di molti dei tumori dell’orofaringe.

Esistono 12 tipi di papilloma virus (HPV) ma in particolare due di questi sarebbero i più pericolosi: il cosiddetto HPV16 e HPV18. I virus sono veicolati in loco tramite il rapporto sessuale non protetto e pare che questi due “tipi” virali siano responsabili del 70% dei tumori orofaringei generati da HPV. Altre cause piuttosto frequenti di questo tipo di tumore sono il fumo e l’uso di alcoolici.

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