La cometa 67/p Churyumov-Gerasimenko è stata fotografata, con le sue doline, dalla sonda spaziale Rosetta.
Come noto, una parte della sonda spaziale Rosetta che aveva compiuto un viaggio di milioni di chilometri, era atterrata mesi fa sulla superficie della cometa. Ricorderemo quel momento come un evento straordinario.
Adesso Rosetta fotografa ad alta risoluzione la superficie del corpo celeste, e si scopre che questo non è un semplice ammasso di roccia, ghiaccio e polveri, bensì un corpo molto più complesso e articolato.
Questa scoperta è stata fatta da un team internazionale di astronomia. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista internazionale Nature.
In particolare, le doline scoperte sarebbero una sorta di pozzi, di cavità circolari sparse sulla superficie cometaria, formatesi a causa della sublimazione dei ghiacci ad un certa profondità.
Tra l’altro, era stato già notato, durante l’avvicinamento di Rosetta, la presenza di getti di gas di un certo rilievo ai quali non era stata data una spiegazione convincente.
Ora pare proprio che questi getti provengano dalle doline stesse e che siano il frutto del processo di sublimazione dei ghiacci.
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