Quotazione Petrolio Dicembre 2016: perché aumenta il prezzo della benzina e previsioni

Quotazione Petrolio Dicembre 2016

Il costo del petrolio è una delle incognite più grandi per la popolazione che non si interessa al mercato finanziario: prezzi che si alzano e si abbassano senza alcuna logica apparente fanno sorgere parecchi dubbi a parecchi di noi.

A questo proposito, vediamo di fare un po’ di chiarezza circa le motivazioni che portano il prezzo dell’oro nero ad aumentare in modo così repentino, e diamo anche uno sguardo all’attuale quotazione e a quelle che sono le previsioni per il futuro.

Quotazione petrolio e aumento del costo della benzina: cosa c’è dietro?

Cominciamo dall’analisi della quotazione finanziaria del petrolio: attualmente il Petrolio Brent è salito dello 0,43%, arrivando al costo di 55,45 dollari al barile, mentre il petrolio WTI ha subito un incremento di 0,71% arrivando a quota 52,27 dollari al barile.

Se diamo uno sguardo indietro, ci rendiamo conto di quanto sia salito in modo spropositato il costo del greggio, visto e considerato che fino all’anno scorso solo il Brent veniva venduto a “soli” 30 dollari al barile.
E allora cosa è cambiato?

Il recente accordo stipulato dall’OPEC ha decretato un taglio della produzione di petrolio di più di 1 milione di barili al giorno a partire da gennaio 2017. Proprio per questo motivo il costo ha subito un netto rialzo pari al 6%, portando addirittura il greggio statunitense ad essere venduto a 6 dollari in più (da 45 dollari al barile si è passati a 51).

Le previsioni degli esperti non lasciano sperare niente di buono per il futuro: si teme che ci sia la possibilità concreta di assistere a un deficit di offerta entro la prima metà del 2017, che darebbe così vita a un ulteriore aumento dei prezzi.

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