Prezzo Petrolio 3 Febbraio 2017: analisi sulla quotazione e contrattazioni USA

Prezzo Petrolio e contrattazioni USA

Continua a far parlare di sé la giostra finanziaria in cui è implicato il petrolio, la cui quotazione viene influenzata quotidianamente dalle decisioni degli Stati Opec e dalle risposte sagaci degli USA.

Ma a questo proposito andiamo ad analizzare la quotazione del greggio in tempo reale, e vediamo come stanno procedendo gli USA guidati dal neo eletto presidente statunitense Trump in questa lotta per la supremazia nella produzione di oro nero.

Analisi quotazione petrolio in tempo reale e situazione aggiornata USA

Torna un lieve ribasso nella giornata odierna per quanto riguarda il costo del petrolio: nel caso del Brent è stata registrata una variazione di percentuale negativa pari allo 0.25%, che ha portato il costo del greggio europeo a 56.66 dollari al barile, mentre nel caso del Wti il ribasso è dello 0.37% e il costo al barile ammonta a 53.85 dollari.

L’andamento del grafico è tuttavia parecchio altalenante: la quotazione è infatti soggetta a numerosi cambiamenti che si susseguono anche nel corso della stessa giornata, dettati fondamentalmente dalle dichiarazioni rilasciate dagli stati implicati e dalle decisioni prese dai paesi Opec.
Analizzando nel dettaglio la quotazione dell’oro nero, si evince come, a un periodo iniziale di forte rialzo dei prezzi registrato nella prima parte del 2017, sia succeduto un ribasso lento ma costante dettato in modo particolare dai piani USA.

Gli Stati Uniti infatti, con le loro contrattazioni in merito all’aumento di produzione di greggio su scala nazionale, stanno compromettendo l’efficienza delle disposizioni Opec.
In questi giorni il Dipartimento dell’energia statunitense ha reso noto come le scorte strategiche di petrolio siano aumentate di 6,5 milioni di barili, cifra che supera ampiamente le previsioni che indicavano un rialzo di soli 2,2 milioni di barili.

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