Il petrolio continua a far parlare di sé: dopo l’ascesa al potere di Trump negli Stati Uniti è stata nuovamente chiarita la posizione del paese nei confronti di questa fonte energetica.
Nelle righe successive andiamo a spiegare nel dettaglio quali sono le intenzioni del neo presidente per quanto riguarda la produzione di greggio.
Quotazione petrolio: Stati Uniti verso indipendenza energetica con Trump
Il divieto permanente posto dall’ormai ex presidente statunitense Barack Obama, che prevedeva la limitazione delle trivellazioni per la ricerca di gas e petrolio nell’Artico, sarà probabilmente sradicato dal neo eletto presidente Donald Trump.
Secondo le sue parole infatti, gli Stati Uniti devono puntare all’assoluta indipendenza energetica, e questo comporterebbe un netto aumento dello sfruttamento del suolo americano a discapito delle fonti rinnovabili.
La quotazione attuale relativa al petrolio non ha reagito nel migliore dei modi a queste affermazioni: per quanto riguarda il Brent la variazione negativa dello 0.94% ha portato il suo valore a capitolare fino a quota 54.97, e il discorso è analogo anche nel caso del Wti, che è arrivato a 52.6 dollari al barile a causa di una discesa dell’1.17%.
Staremo dunque a vedere cosa comporterà questo ulteriore legame tra il presidente statunitense e le società petrolifere, che proseguendo su questa linea, compiranno trivellazioni su nuove aree ancora incontaminate.
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