Possibili nozze tra Intesa e Generali: poco entusiasmo e molti dubbi

Unione Intesa-Generali

Negli ultimi giorni si è parlato molto dell’unione tra due enti storici: Intesa Sanpaolo e Generali.Gli esperti consigliano però di guardare a questa intesa con una certa prudenza: dopo il congresso Assiom Forex a Modena, che si svolge ogni anno, ciò che emerge è una certa cautela, nonostante l’intesa tra i due nel caso si realizzasse porterebbe alla nascita di un vero e proprio mostro del punto di vista finanziario, da ben 844 miliardi di euro. I dubbi sull’eventuale accordo sorgono principalmente dall’incognita sulla convenienza del “matrimonio“, per entrambe le parti.

Nonostante le perplessità c’è grandissima attesa per l’incontro tra Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo e Gian Maria Gros-Pietro, numero uno di Generali. Nel frattempo il mondo della finanza italiana riflette bene su quelli che potrebbero essere gli eventuali risvolti dell’intesa; innanzitutto ci si interroga sulla funzionalità della bancassurance. Cosa si intende?

Altro non è che un modello integrato che unisce istituti di credito e assicurazioni : ma è davvero conveniente? Sicuramente non secondo Moody’s, che in questi giorni ha rimarcato fortemente i lati negativi del progetto. Il primo problema riguarderebbe il Leone delle assicurazioni, che vedrebbe il proprio merito del credito in crisi. Ciò che Generali perderebbe con la stipula dell’accordo è la varietà delle sue polizze anche dal punto di vista geografico, dal momento che Intesa propone un modello assicurativo decisamente più domestico.

La bancassurance richiede inoltre moltissimo capitale , che verrebbe dalla banca, la quale secondo le parole di Carlo Messina dovrebbe mantenere sempre e comunque dividendi alti. Altro fattore imprescindibile oltre che i costi iniziali sono sicuramente gli utili, ovvero la redditività; l’operazione potrebbe far guadagnare le due parti coinvolte? Senza dubbio, nonostante l‘ottima posizione di Generali a livello internazionale, la risposta della concorrenza , primi tra tutti Allianz e Axa, sarebbe feroce.

I guadagni a questo punto per Intesa non sono così scontati, nonostante con l’unione sarebbe nella posizione di dar vita a una public company terza in Europa per dimensioni, e inferiore solo a Bnp e Santander. Poco entusiasmo e molte perplessità dunque per queste nozze. Per quanto riguarda le quotazioni in borsa , nel momento in cui si scrive un’azione Generali vale 15.40, con un calo dell’1,47%, mentre Intesa Sanpaolo registra un rialzo dello 0,80%, assestandosi a 2.27 euro.

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