Simpatico quanto singolare omaggio al Papa, da parte di Morales, stiamo parlando dell’incontro in Bolivia di Papa Francesco con il presidente, infatti:
Il Presidente della Bolivia Morales ha donato a Papa Francesco il crocifisso con sotto falce e martello.
Sconcerto del Papa, che, imbarazzato, mette subito via il preziosissimo e imbarazzante dono.
Molti si affrettano a spiegargli che quel crocifisso è stato creato da un suo confratello gesuita, padre Espinal.
E si affrettano pure a spiegare ai giornalisti che la lotta contro la povertà è condivisa dalle due ideologie, quella cattolica del Cristo, e quella comunista di Marx. Ma non tiene. Ai più sembra una piccola grande provocazione. E forse lo è.
E’ come se Mussolini regalasse un Cristo con sotto un fascio littorio, oppure Hitler facesse lo stesso regalo con sotto la croce celtica.
Insomma, una forzatura, e probabilmente anche una cretinata. Esiste modo e modo per manifestare gratitudine: questo è un modo sbagliato, perché imbarazza il Pontefice e forse tutta la Chiesa cattolica.
Noi che siamo laici, possiamo permetterci di fare questi ragionamenti. Per cui il caro Bergoglio, così vicino ai poveri, alla gente umile, agli ultimi, e fors’anche ad alcuni principi basilari del marxismo, non ha certo bisogno che qualcuno gli ricordi che il Cristo era vicino ai poveri così come lo è l’ideologia comunista.
Caro Presidente Evo Morales, un presidente deve comportarsi da presidente, sapendo che gli ospiti, in qualsiasi parte della Terra si trovino, sono sacri, e comunque per antonomasia vanno rispettati, non vanno messi in imbarazzo. La prudenza e l’intelligenza, prima di tutto.
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