Metà della ricchezza mondiale è in mano a 62 persone

Metà della ricchezza mondiale è in mano a 62 persone
Metà della ricchezza mondiale è in mano a 62 persone

Il dato è di quelli che fa indignare: la metà della ricchezza dei più poveri nel mondo è in mano a 62 persone. Non si tratta di invidia, seppure, scherzando uno potrebbe dire:” va bene, perché non potrei essere il 63esimo?” ma a parte gli scherzi, dove è finito il concetto di giustizia sociale? Queste 62 persone avrebbero mai potuto accumulare tanta impensabile ricchezza senza avere alla base persone che lavorano per loro, che si occupano ciascuno di un pezzetto del loro impero?

E queste persone, hanno la loro parte di ricchezza in proporzione all’opera che quotidianamente hanno svolto e svolgono per mantenerla e accrescerla? Si, è vero, questi super ricconi mondiali vivono certamente in sistemi capitalistici, che per concetto basilare prevedono proprio la legittimità di accumulare quanto più possibile, ma un capitalismo “giusto” dovrebbe anche prevedere una certa redistribuzione del benessere, perché non esistono fabbriche senza operai, perché gli imprenditori sarebbero in braghe di tela se non avessero collaboratori capaci di far funzionare le cose.

Il capitalismo è un sistema economico in cui ciascuno ha l’opportunità di fare soldi ma nei nostri sistemi, ed è dimostrato dalla ricchezza in mano a 62 persone nel mondo, chi non ha la fortuna di poter disporre di un capitale famigliare già pronto, è destinato a non poter mai tirare su la testa e a mantenersi sempre al servizio dell’arricchimento altrui…e in silenzio.

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