Merkel battuta da una neolaureata di Ercolano

Merkel battuta da una neolaureata di Ercolano
Merkel battuta da una neolaureata di Ercolano

La Germania della Merkel che tiene sotto lo schiaffo l’europa con il suo efficientismo e il suo potere, è stata messa Ko da Annarita Amoroso una giovanissima laureata italiana in scienze politiche di Ercolano.

Davide e Golia, la storia si ripete. E non possiamo nascondere una sottile soddisfazione per la notizia che Germania della rigida e “perfettina” Angela Merkel sia stata messa in difficoltà dalla dottoressa italiana Annarita Amorosa classe 1988.

La nostra laureata in scienze politiche ha ottenuto la procedura di revisione su un provvedimento del governo della Germania segnalando un’incongruenza con la normativa europea.

Nel 2016 sulle autostrade tedesche si dovrebbe pagare il pedaggio. Questo perché dei lavori di manutenzione delle autosrtade si dovrebbero far carico gli automobilisti. Attenzione però, solo gli stranieri.

La giovane di Ercolano ha rilevato che la norma palesemente discrimina gli stranieri e viola “gli articoli 18, 26, 102 e 120 del Trattato di Lisbona”.

Perciò il governo tedesco rappresenta “un abuso di posizione dominante da parte della Germania”.

Nella segnalazione alla Commissione Europea, inviata nel 2013, Annarita Amorso sottolineava come il provvedimento violasse il “divieto di discriminazione fondato sulla nazionalità applicato alla libera circolazione delle persone e delle merci”.

A febbraio 2014 la Commissione attraverso la deputata svedese Cecilia Wilksrom fa sapere alla giovane campana che “la sua petizione è stata esaminata e ritenuta ricevibile” e che “la commissione ha avviato l’esame della petizione e ha deciso di chiedere alla commissione europea di svolgere un’indagine preliminare sui vari aspetti del problema”.

Il mese scorso la stessa Commissione ha aperto una procedura di infrazione contro il governo della Merkel per la violazione delle norme comunitarie.

Entro la fine di Agosto Angela Merkel dovrà rispondere ai rilievi della Commissione.

Il rischio è il ritiro della legge da parte della UE e la perdita per il governo tedesco di circa 500 milioni di euro annui. Che dire? Brava Annarita.

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