Esulta il ministro Marianna Madia per la riforma della Pubblica Amministrazione.
E da parte suo Matteo Renzi twitta che è stato inserito un altro tassello, la riforma della P.A. , con buona pace degli amici gufi. La legge è stata approvata dall’Aula del Senato con 145 voti a favore e 97 contrari.
In realtà l’iter di legge non è ancora concluso, perché di tratta di una legge delega, cioè di una legge cornice che delega il governo a legiferare nella materia sulla scorta dei principi generali fissati.
Comunque, in sostanza, si tratta di alcuni punti importanti e per la precisione:
- La questione della trasparenza, con accesso libero e semplificato ai documenti della P.A.
- La digitalizzazione, sulla scorta di una carta della cittadinanza digitale, gestita da un dirigente ad hoc
- Alcuni pagamenti come bollette e multe, potranno essere eseguiti tramite SMS, sempre che si tratti di importi non rilevanti, presumibilmente entro i 50 euro
- Sui licenziamenti, l’azione disciplinare deve comunque essere portata a termine, sia che si concluda con un licenziamento o meno. E’ sempre prevista però la reintegra, in base al famoso articolo 18
- I dirigenti possono essere rimossi, essendo stato introdotto il criterio della valutazione. In caso di valutazione negativa, o si lascia l’Amministrazione o si accetta un declassamento a funzionario.
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