La realtà dell’industria funebre

Dal punto di vista amministrativo e logistico, organizzare un funerale ha lo stesso modus operandi dell’organizzare un matrimonio. Per avere un servizio funebre completo infatti si pensa al trasporto della salma, alla fornitura del cofano funebre, a tutta l’oggettistica e agli arredi funebri, al disbrigo delle pratiche cimiteriali e al supporto di amici e parenti del defunto. Spesso quando qualcuno viene a mancare, si presenta la tempestiva necessità di adoperarsi subito con i preparativi. L’industria funeraria italiana è un business da 1,7 miliardi in crisi. Non rappresenta una realtà italiana di cui si parla molto, ma l’industria funeraria italiana rappresenta un settore copioso di titoli, che offre lavoro a ben oltre 25mila occupati diretti. Quello delle agenzie funebri, anche se non sembra, è un’attività che esplora nuove possibili opportunità legate alla digitalizzazione, a nuove mode social all’interno di un mercato che non ha mai visto dei cali di domanda. Il numero di decessi in Italia è cresciuto a circa 650 mila unità annue, un business incredibile, con oltre 1,7 miliardi di euro per la filiera produttiva.

Le imprese italiane: come si comportano oggi?

Il settore funerario conta al suo interno 6 mila imprese di onoranze funebri italiane, ovvero il doppio di quelle che sono state censite 15 anni fa. Quello del settore funebre crea un indotto interessante tra marmisti, fioristi, cofanisti e autisti che, al momento, sta registrando un lieve calo del fatturato medio perché le famiglie spendono poco per onorare i defunti, eliminando non i servizi quanto invece le forniture. Alla base di questo c’è inoltre la grande causa della cremazione. Partendo dalla cremazione infatti si tagliano considerevoli fette di fatturato e, per tutto l’indotto, non sono mai previsti fiori o marmi, né tantomeno bare dal design particolare.  Cremare un defunto costituisce dunque tagliare considerevoli spese cimiteriali per la sepoltura e sottrarre lavoro significativo alle agenzie funebri.

L’attività delle cerimonie laiche

Insieme alla cremazione un business molto praticato è quello delle cerimonie laiche, nonché delle case funerarie che, fino a qualche anno fa non esistevano. Oggi sono circa 300 le funeral house attive: queste strutture consentono di assistere il defunto prima del momento fatidico dell’addio. Tanti sono i corsi di formazione che arrivano direttamente dal settore e, l’esigenza di far aumentare questa realtà è sempre più frequente, specialmente nel momento in cui si desidera offrire un servizio di qualità che abbia premura nel dare anche una tipologia di assistenza emotiva. Cattolicasanlorenzo.it è una realtà che ogni giorno di impegna e si addestra per capire come ottimizzare i servizi per i propri clienti, rimanendo al passo con i tempi ma non rinunciando a delle giuste ed onorevoli onoranze tradizionali.

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