La cremazione: le sue origini

La cremazione è una pratica nota usata nei rituali funebri attraverso la quale si riduce, attraverso il fuoco, un cadavere nei suoi elementi basilari, ovvero frammenti ossei e gas. Quella della cremazione è una pratica dalle radici antichissime e, la sua origine, nacque in Asia. In questo magnifico continente, la pratica della cremazione si è mantenuta per millenni in maniera del tutto inalterata. Tante delle culture orientali, pensavano che il fuoco fosse un motore purificante e che, in quanto a pratica che prevedeva il fuoco, illuminasse il paesaggio dei defunti in un altro mondo o che impedisse direttamente il ritorno dei vivi. Erroneamente si pensa che con la cremazione il cadavere venga ridotto a mera cenere, mentre i resti sono frammenti ossei altamente friabili che, in un secondo momento, vengono ridotti in piccole parti, fino a formare una cenere. Le pompe funebri a Roma, Funerali Roma, permette di selezionare anche questa tipologia di sepoltura, che è oggi la più richiesta nonché la più economica.

L’impatto ambientale

Sebbene sia una pratica molto interessante per quanto riguarda l’economia dello spazio, la cremazione permette di snellire non di poco gli ingressi all’interno delle aree cimiteriali. Queste stanno sempre più vivendo il problema della sovrappopolazione, che causano un profondo ingolfamento all’interno delle aree comunali. Il principale impatto ambientale della cremazione riguarda però l’aria, perché durante la cremazione nei forni si ha la produzione massiccia di inquinanti atmosferici, principalmente: polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo. Per di più nell’aria vengono rilasciati composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti.

La diffusione in Italia

All’interno della nostra nazione, la cremazione è praticata in circa il 29% dei casi, anche per l’assenza di strutture adeguatamente pensate. Queste strutture in Italia sono presenti esclusivamente in una quarantina di province, in particolar modo al centro-nord. Nel corso degli ultimi anni, c’è stato sempre più il tentativo di emanare normative che fossero relative alla cremazione: di particolare importanza sono state le leggi emanate tra il 1987 e il 1990, le quali erano una forma embrionale di quella che oggi è la vera regolazione della cremazione, che prevede anche la dispersione delle ceneri. Il parlamento italiano, nel Marzo del 2001, nel corso della tredicesima legislatura ha affrontato l’argomento, promulgando la legge n.130. La novità più significativa riguarda proprio la facoltà della dispersione delle ceneri, la quale potrà essere realizzata in spazi aperti, in aree privare o in spazzi dedicati all’interno degli stessi cimiteri. La legge  si occupa anche delle indicazioni riguardo le amministrazioni locali per la costruzione di crematoi e istituisce il divieto di ottenere lucro dalla dispersione delle ceneri.

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