Il Bruschetta dello schermo: ecco cosa si sa su Ninni e cosa c’è da sapere sulla sua vita

spettacolo

Ninni Bruschetta, all’anagrafe conosciuto come Antonio bruschetta, è un attore e regista italiano.

Si occupa principalmente di teatro, e ha fondato, infatti, la sua compagnia nel 1983, la Nutrimenti Terrestri, è famoso anche per aver lavorato a diversi film del cinema italiano, come “La vita che vorrei” di Giuseppe Piccioni.

Nonostante della sua vita privata si sappia veramente poco, di lui abbiamo una serie di opere famose, che hanno segnato la storia del teatro e del cinema italiano.

La sua carriera nel teatro

La sua carriera nasce appunto con il teatro. Dopo aver studiato recitazione, fonda nel 1983 una sua personale compagnia teatrale. Questa si chiamava La Nutrimenti Terrestri, con uno splendido gioco di parole voleva essere un nutrimento per la mente delle persone.

La compagnia si dedicava principalmente a soggetti di valenza sociale, e misero in scena centinaia di spettacoli. Tra le sue regie ricordiamo “I carabinieri”, di Beniamino Joppolo nel 1993, “Giulio Cesare” di William Shakespeare, che vide Giampiero Cicciò nel ruolo di Marco Giunio Bruto, e andò perla prima volta in scena nel 1998.

A queste si aggiungono spettacoli come “Corruzione al palazzo di Giustizia” di Ugo Betti, e “Antonio e Cleopatra” di William Shakespeare.

La sua passione per il teatro e per Shaleaspeare, lo portò a mettere in scena opere eccezionali, e ancora oggi continua a stupirci grazie alla sua passione per questo mondo.

Dal 1996 al 1999 è stato direttore artistico del Teatro di Messina, mentre nel 2016 ha debuttato al Teatro Menotti con Amletodi Shakespeare, inserendo nel cast attori di spicco come Angelo Campolo.

Cinema, TV e libri di Bruschetta

Bruschetta ha pubblicato anche differenti libri sul cinema e sul teatro. Un esempio è “Il mestiere dell’attore” edito da Bompiani, e “Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista”.

Anche per quanto riguarda il cinema vi sono titoli di spicco, come il film “La vita che vorrei” di Giuseppe Piccioni, e “il giudice ragazzino” di Alessandro di Robillant.

Nel 2007 ha partecipato anche al film “Mio Fratello è figlio unico” di Daniele Lucchetti, ispirato al libro di Antonio Pennacchi.

Ha recitato anche in diversi film per la televisione, tra cui anche alcune serie e fiction. Una di queste è Paolo Borsellino, diretto da Gianluca Maria Tavarelli, e Il generale della Chiesa, diretto da Giorgio Capitani.

Dal 2009 al 2010 interpretato il ruolo di Alfiere nella fiction Squadra antimafia – Palermo oggi. Tuttavia, il suo personaggio muore nella seconda stagione.

Gli ultimi film a cui ha partecipato sono Querido Fidel, con la regiadi Viviana Calò, e pubblicato nel 2021, e Cosa sarà, film del 2020 sotto la regia di Francesco Bruni.

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