Deutsche Bank e Credit Suisse pagano oltre 12 miliardi ai cittadini USA. Continuano le sentenze per i mutui subprime

Patteggiamento Deutsche Bank Usa

Arrivano finalmente le sentenze per alcune grandi banche europee, in seguito allo scandalo delle garanzie accodate ai titoli spazzatura che hanno portato alla crisi del 2008, ed al crollo dell’economia americana e mondiale.

I mutui concessi dalle banche che garantivano questi titoli, erano stati al centro dell’operazione legale che aveva portato il Dipartimento di giustizia americano a chiedere ben 14 miliardi di euro di risarcimento alla sola Deutsche Bank.

Ovviamente si trattava di cifre irrealistiche che avrebbero portato le banche al fallimento ed alla chiusura. Forse proprio per questo i due istituti alla fine hanno deciso di patteggiare, naturalmente su cifre molto più basse.

Le sanzioni patteggiate da Deutsche e Credit Suisse saranno rispettivamente di 7,2 e 5,2 miliardi di euro, composte sia sa sanzioni vere e proprie che da rimborsi costruttivi nei confronti dei risparmiatori e della società americana.

Sanzioni record per le due banche

Per quanto riguarda Credit Suisse, la banca svizzera dovrà pagare una sanzione di 2,48 miliardi di euro in merito alla vendita di titoli legati ai mutui subprime, mentre dovrà pagare 2,8 miliardi di euro nell’arco di 5 anni a titolo di risarcimento morale e sociale ai consumatori americani.

Invece Deutsche Bank la sanzione è di 3 miliardi di euro, alla quale bisogna aggiungere un contributo forzato di 4,2 miliardi di euro che la Banca dovrà versare in cinque anni, che sarà usato per risarcire i consumatori americani.

Deutsche Bank e Credit Suisse patteggiano, avanti Barclays

Se Deutsche Bank e Credit Suisse sono arrivate a patteggiare con il Diparmento di Guistizia americano, non si può dire lo stesso per altri grandi gruppi bancari internazionali colpiti da azioni legali.

Un esempio tra tutti è quello di Barclays, il colosso finanziario britannico, raggiunto da anni da una richiesta di rimborso da oltre 30 miliardi, per vendita di titoli spazzatura legati ai mutui subprime.

Barclays continua a non voler sentir parlare di rimborso o patteggiamento e va avanti per le vie legali, esempio seguito tuttora da Ubs e Bank of Scotland.

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