Buone notizie sul fronte dei contratti di lavoro: nel mese di giugno di quest’anno si sono contate 61mila nuove assunzioni.
Da Ministero del Lavoro affermano che l’incremento dei contratti di lavoro è stato di 61mila unità, una cifra ragguardevole.
Il dato si ricava sottraendo all’attivazione di nuovi contratti, circa 820.000, le cessazioni, che sono state circa 760.000.
Fra i nuovi contratti, 145.000 sono a tempo indeterminato, mentre 565.000 sono a tempo determinato.
I contratti di apprendistato sono stati appena 26.000, mentre i contratti di collaborazione si sono sempre attestati sui 26.000. Le altre forme di lavoro si aggirano sulle 50.000 unità.
Per quel che riguarda nello specifico il lavoro a tempo indeterminato, esso incide nella misura del 17,7% sui nuovi posti di lavoro. Un dato incoraggiante, anche se ancora non significativo. Nel 2014 l’incidenza era di solo il 13% sul totale.
Insomma, nel complesso il Jobs act, almeno per questi aspetti, comincia a dare qualche segno significativo di esistenza, di vita, a fronte della situazione di appiattimento e di scoramento totale che si aveva almeno fino a un anno e mezzo fa.
La disoccupazione è ancora il più grande dei problemi, ma almeno sono state gettate le basi per affrontarla, e qualche risultato si comincia a vedere.
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